LUIGI CAROPPO
Politica
Editoriale

Un mese dal voto. E ora sguardo fisso ai territori e ai cittadini

Elezioni amministrative

Elezioni amministrative

Firenze, 12 maggio 2024 – Giochi fatti per fortuna. Per chi si candida e per le alleanze. Ora, è l’auspicio, sguardo dritto a giugno con l’impegno di parlare solo di programmi. E che siano praticabili, non pieni di promesse vane, non di parole che si sa già da ora se ne andranno con la prima folata di polemiche. Si vota per il Parlamento Europeo. E per rinnovare moltissime guide dei Comuni. Grandi e strategici, come Perugia, Firenze, Prato e Livorno. Centri nevralgici come Piombino pensando alle prospettive industriali attese da anni ma anche Foligno, Gubbio e Orvieto. Piccoli centri che, nella nostra Umbria verde e Toscana diffusa, sono elementi vitali di un sistema complesso ma d’eccellenza. Si vota anche in Liguria, terra provata in questi giorni da un terremoto politico di grado elevatissimo. Test complessivamente molto atteso ovunque, sia per le conseguenze nell’Unione Europea, in Italia e nelle amministrazioni locali.

Meno di un mese dal voto. Prevalga il confronto di idee e non lo scontro di polemiche. Per tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo dei territori, il coinvolgimento collettivo, l’attenzione ai beni primari come la sanità pubblica, un solo nemico: l’astensionismo. Gli ultimi test elettorali hanno rilanciato l’allarme con una partecipazione sotto al 50 per cento. Riavvicinare i cittadini al voto deve essere una battaglia comune e trasversale, nessuno si avvantaggia se anche un solo voto resta inespresso. Si perde tutti. Come fare? Avere visione lungimirante per imprese e lavoro, tutela dei servizi pubblici, stare in mezzo alla gente per ascoltare e risolvere i problemi, veri e concreti. Si può fare. Un esempio? Lo ha insegnato un personaggio politico come Giorgio La Pira che ha costruito un quartiere popolare a Firenze e ha salvato il Pignone dalla crisi.