Arezzo, 22 gennaio 2025 – «Un no convinto al metodo di Giani e del Pd, la
sanità non è un dipartimento del Pd, ci sono tre sindaci dei Comuni capoluogo dell'Asl sud est, Arezzo, Siena e Grosseto, che avevano chiesto un confronto con il governatore Giani sulla scelta del prossimo direttore generale. Ci sembrava doveroso fare quel confronto. Il governatore ha deciso di andare a dritto senza
confrontarsi con i territori, noi pensiamo che sia unmetodo pessimo». C osì il consigliere regionale Fdi, Diego Petrucci, parlando della nomina di Marco Torre a nuovo direttore generale dell'azienda Toscana sud est sulla quale, nella seduta odierna della commissione sanità del Consiglio toscano, Petrucci ha
espresso voto contrario. «Il nostro non è un voto contro il direttore Torre - ha precisato -, a cui auguriamo buon
lavoro, è un voto contro il metodo di Giani. Abbiamo chiesto a Torre attenzione sul proliferare dei primariati, in Toscana c'è un primario ogni 4,8 posti
letto e nell'Asl sud est addirittura un primario ogni 4 posti letto». Il commissario Fdi a Siena Enrico Tucci considera la modalità della nomina «una sgrammaticatura istituzionale di Giani che ha rifiutato di incontrare i sindaci dicendo che sarebbe stata politicizzata la nomina. Per quanto riguarda il merito
essendo la Fondazione Monasterio una nicchia di eccellenza,
il direttore Torre ha finora gestito circa 400 dipendenti e oggi si deve confrontare con una Asl che ha oltre 10mila dipendenti e un territorio pari a oltre la metà della Toscana».
Luca Minucci presidente Fdi di Grosseto ha detto che «la nomina di Torre ci lascia interdetti non per la qualifica del direttore scelto ma per la genesi che ha portato alla decisione. Riteniamo che bisogna sempre sentire i territori e tenerne
in forte considerazione l'opinione soprattutto nelle scelte importanti come quelle sanitarie»