Gabriele Canè
Politica

Unità a sinistra? Non basta sommare le liste

In politica anche la matematica è un’opinione, e le somme, quando si riesce a farle, danno sempre un risultato inferiore al previsto

Matteo Renzi, leader di Italia Viva (ImagoE)

Matteo Renzi, leader di Italia Viva (ImagoE)

Roma, 16 settembre 2024 – Curioso: nella calura estiva, chi più ha parlato e lavorato per il centrosinistra, è quello che la maggioranza del centrosinistra (elettori e vertici) pare non volere: Matteo Renzi, il neo convertito, genio e spregiudicatezza. Gli altri si trovano, si fotografano, si confrontano nel laboratorio di un campo largo in cui si ragiona soprattutto su quello che divide. A cominciare da Renzi, appunto, che sarebbe con Calenda l’eventuale centro del centrosinistra. Ma Calenda non ci sta, e anche parecchi renziani, con inevitabili esodi da Italia viva che già non era un partito di massa. Allora, nel campo si fanno i conti. Tutti assieme alle ultime politiche avrebbero preso il 48,8.

Ma in politica anche la matematica è un’opinione, e le somme, quando si riesce a farle, danno sempre un risultato inferiore al previsto, e sperato. Insomma, due più due fa al massimo 3. Lo si vide alla fine degli anni 60 con l’unificazione socialista, un flop elettorale nato e morto dal 1966 al ‘69; lo si è visto con l’accozzaglia messa assieme in Francia, il sedicente Fronte Popolare, squagliatosi ad urne ancora aperte; e lo si legge nei sondaggi in cui il Pd balbetta, pagando forse la "minaccia" Renzi. Per ora, comunque, i conti danno come risultato un dialogo aperto esclusivamente a sinistra con la ciliegina di +Europa. Un campo troppo stretto nei numeri e troppo largo nelle sensibilità (politica estera in primis) per trasformarsi da cartello elettorale in vera coalizione di governo.

Ma le prossime Politiche non sono per domani, e le occasioni per ribaltare queste proporzioni non mancano, a partire dalle imminenti regionali, Liguria in testa. Dove anche Renzi dovrebbe scendere in “campo“: lasciata la giunta moderata di Genova, si parla di una sua lista civica per Orlando. Che non muore dalla voglia di avere Matteo al suo fianco. Nel dubbio che non possa fargli danni anche "sotto falso nome".