Vannacci sospeso da vice presidente dei Patrioti: “Nessuno mi ha detto nulla”

L’annuncio di Jean-Paul Garraud, capo delegazione del Rassemblement National al Parlamento europeo. Il caso risale a prima dell'estate quando era emersa la possibilità che le funzioni dell'ex generale fossero congelate

Roberto Vannacci

Roberto Vannacci

Bruxelles, 17 settembre 2024 – Nuova tegola per Roberto Vannacci. L'eurodeputato eletto con la Lega, "è stato sospeso da vice presidente del gruppo dei Patrioti per l'Europa". Lo ha detto ai giornalisti Jean-Paul Garraud, capo delegazione del Rassemblement National al Parlamento europeo, parlando a margine dell'iniziativa del gruppo in difesa di Matteo Salvini.

"Sino a due giorni fa risultavo presidente, nessuno mi ha detto nulla. Devo vedere sul sito. Contano i documenti ufficiali, io non ho ricevuto nulla di ufficiale a riguardo. Sino a due giorni fa sul sito ero riportato come vice presidente, ora non lo so", ha detto Vannacci ai giornalisti che gli hanno chiesto in merito. "E’ un  problema solo per voi questo, io non devo rispondere ai problemi della stampa", ha inoltre reagito Vannacci che all'evento si è presentato solo all'ultimo.

Il caso della possibile sospensione di Vannacci risale a prima dell'estate quando era emersa la possibilità che le funzioni dell'ex generale fossero congelate. Sul caso Open Arms, intervenendo in difesa di Salvini si è espressa l'eurodeputata ungherese di Fidesz, Kinga Gal, vicepresidente del gruppo dei Patrioti per l'Europa: “Chi difende i confini nazionali oggi è minacciato e processato. Prima l'Ungheria è stata punita con una sentenza della Corte Ue, solo per aver protetto i nostri confini e ora vediamo che sotto accusa ci è finito Matteo Salvini. La posizione di patrioti è chiara, i confini devono essere protetti e le Ong devono smettere di trasportare i clandestini in Europa. Noi stiamo con Salvini”. Presenti in aula i rappresentati di tutti i partiti membri del gruppo dei Patrioti, tra cui gli eurodeputati della Lega al completo, i francesi del Rassemblement National e gli spagnoli di Vox.