Lajatico (Pisa), 28 luglio 2018 - Andrea Bocelli torna in qualche modo bambino e porta alla 13esima edizione del Teatro del Silenzio di Lajatico l'opera Andrea Chenier di Umberto Giordano, il titolo al quale è più emotivamente legato e dal quale è tratta la prima aria che il tenore più famoso al mondo cantò e registrò quando aveva solo 8 anni. Un autentico ritorno a casa (è atterrato nel retropalco poco più di un'ora prima dello spettacolo a bordo di un elicottero privato) quello che Bocelli ha riservato per sé e per il suo pubblico: sold out il Teatro del Silenzio, suggestivo, iconico e irripetibile anfiteatro naturale nelle colline della sua Lajatico, in Alta Valdera, nel cuore della Toscana.
Un'anteprima assoluta che si ripeterà lunedì per i tanti che non sono riusciti ad acquistare i biglietti stasera. Accompagnato dall'orchestra sinfonica nazionale della Repubblica Ceca, diretta da Steven Mercurio, con la regia di Stefano Trespidi, Bocelli veste i panni del poeta francese André Chenier al quale l'opera è ispirata. In una partitura costellata di potenti effetti e di melodie celeberrime (da "Un dì all'azzurro spazio" a "La mamma morta" e "Come un bel dì di maggio"), gli avvenimenti si susseguono lasciando senza respiro. La storia guarda con occhi disincantati alla Rivoluzione francese dove gli ideali di liberté, egalité e fraternité non sono stati messi in pratica. Resta l'amore, che condurrà i protagonisti alla tragica decisione di morire insieme.