GABRIELE NUTI
Cronaca

A 19 anni stuprata da un coetaneo, l’orrore ripreso col telefonino. Scoperto grazie a Instagram

Il sindaco Franconi: " Dobbiamo fare di più, fin dall’infanzia". Il presidente Giani: "Sono inorridito"

I poliziotti hanno identificato il violentatore e l’hanno arrestato mentre stava passeggiando sul corso come se niente fosse accaduto

I poliziotti hanno identificato il violentatore e l’hanno arrestato mentre stava passeggiando sul corso come se niente fosse accaduto

Pontedera, 2 luglio 2024 – Una vicenda che colpisce per la brutalità, per l’età della vittima e del suo violentatore – 19 anni entrambi – e soprattutto per le conseguenze che la giovane dovrà sopportare nella sua mente. Agghiacciante è quello che è successo nei primi giorni di giugno in una zona appartata e nascosta dalla vegetazione vicino a una discoteca di Pontedera. Un ragazzo e una ragazza di 19 anni si conoscono in discoteca, decido di uscire e appartarsi.

Fuori, in un’area buia e lontana dal parcheggio, il ragazzo bacia la diciannovenne e poi inizia l’approccio fisico. La ragazzina lo respinge, le dice che non vuole un rapporto sessuale. Ma lui, secondo quanto raccontato dalla vittima e ricostruito alla polizia, non si ferma. Non si ferma al rifiuto della ragazza. E non si ferma davanti alle copiose perdite di sangue. Anzi, peggiora la sua malvagità riprendendo con la telecamera del cellulare ogni singolo istante della violenza.

La diciannovenne è sconvolta. Ma lucida nell’andare in ospedale e farsi medicare e curare. Il personale del pronto soccorso del Lotti attiva il Codice Rosso. La diciannovenne, che è rimasta ricoverata per due settimane, viene ascoltata dai poliziotti del commissariato di piazza Trieste. Racconta tutto, pur sconvolta dalle ferite nella mente e nel fisico. La prognosi è tra i 20 e i 40 giorni. La vittima fornisce ai poliziotti il nick-name usato dall’aggressore su Instagram e una descrizione fisica del suo violentatore che viene identificato e arrestato di pomeriggio, mentre è a passeggio sul corso. E’ un italiano, incensurato, di Pontedera anche se domiciliato in un altro Comune della zona. Pare che abbia alle spalle problemi familiari. E’ stato arrestato – in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pisa su richiesta della Procura – per i reati di violenza sessuale e

lesioni gravissime. Ora è ai domiciliari.

Il sindaco Matteo Franconi parla di "sconfitta collettiva di un’intera società". "È davvero ancora lunga la strada che dobbiamo fare per superare il sottofondo meschino di una cultura patriarcale e medievale in cui la donna purtroppo continua a essere qualcosa da possedere, una specie di oggetto alla mercè delle voglie animali dei maschi – le parole di Franconi – Ogni violenza è sempre insopportabile, quella sulle donne è schifosa, quella compiuta, e filmata con uno smartphone, dagli adolescenti è sempre una sconfitta collettiva di un’intera società. Dobbiamo fare di più tutti, tutti i giorni e fin dalle politiche per l’infanzia, per educare al rispetto delle persone e alla parità di genere. Oltre alla prevenzione deve esserci anche limpido, netto e senza sconti, un sistema che irroghi una pena certa per chi si macchia di reati di questo tipo".

Sul caso interviene anche il presidente Eugenio Giani: "Quello che è accaduto a Pontedera dalle prime ricostruzioni mi lascia totalmente inorridito. È inaccettabile leggere ancora episodi di questo tipo. La mia solidarietà va alla vittima e alla sua famiglia, che stanno vivendo un momento di grande sofferenza". Secondo i dati forniti dalla Asl Toscana Nord Ovest, sono stati 98, nel 2023, i casi di violenza riscontrati al pronto soccorso dell’ospedale di Pontedera che hanno richiesto l’attivazione del Codice Rosso. In 62 di questi le vittime sono donne. Gli altri 38 sono suddivisi tra bambini e uomini.