CARLO BARONI
Cronaca

Accoltellata in strada, Rosanna è tornata a casa. L’abbraccio con il figlio

E’ stata la cugina ad andare a prenderla all’ospedale. "Siamo tutti al settimo cielo, ora ha bisogno di riposo e di guardare al futuro"

La paura e le indagini

La paura e le indagini

Pontedera (Pisa), 22 ottobre 2023 - Nelle stesse ore, una settimana fa, lottava tra la vita e la morte, all’ospedale "Lotti", dopo che l’uomo con la quale aveva avuto una frequentazione – secondo quanto ricostruito dagli inquirenti – le aveva sferrato una violenta coltellata alla gola, lasciandola agonizzante sul marciapiede di via De Nicola, a Pontedera. Ieri Rosanna Calistro, 57 anni, ha lasciato l’ospedale. "Vado io a prenderla, siamo tutti emozionati", dice Giuseppina Albanese, la cugina di Rosanna che è volontaria della Pubblica Assistenza di Ponsacco. "Rosanna ce l’ha fatta, commossa ha riabbracciato il figlio che non aveva più visto e i nostri genitori – aggiunge la cugina –. Abbiamo vissuto tutti un momento terribile, abbiamo pianto, abbiamo pregato, abbiamo sperato. Un grazie, ancora, enorme a tutto il personale dell’ospedale, e all’equipe che ha sottoposto Rosanna a quell’intervento chirurgico d’urgenza che le ha permesso di ritornare da noi". Ora la 57enne, ex guardia penitenziaria ha bisogno di riposo, di stare serena, di dimenticare tutto e riprendere in mano la propria vita. Certo, è ancora scossa per quello che le è successo e di cui è perfettamente condapevole.

L’aggressione avvenne sabato della scorsa settimana, poco dopo le 11 quando, sotto casa, Rosanna trovò Valerio Spinelli con cui aveva avuto una frequentazione che lei stessa aveva interrotto. Quando le cose avevano iniziato a non andare bene e lui – secondo quanto ricostruito – aveva già alzato pesantemente le mani. Delle criticità seguite a quell’addio, Rosanna ne aveva parlato anche con i carabinieri, ma non aveva voluto denunciarlo, sosteneva di non sentirsi in pericolo, forse credeva di poterlo gestire. Invece lui ha cercato di ucciderla con una coltellata lasciandola in un lago di sangue. I primi soccorsi arrivarono dai vicini e in particolare da una volontaria della Croce Rossa che si trovava in un negozio vicino al punto dell’aggressione: riuscì a tamponare la ferita in modo tale da far guadagnare a Rosanna attimi decisivi affinché potesse arrivare viva sul tavolo operatorio. Intanto era partita la caccia a Spinelli – sul quale si era concentrata l’attenzione di polizia e carabinieri, nelle prime indagini sinergiche – che fu arrestato alla stazione dal tenente colonnello dell’Arma Carmine Gesualdo e da un suo collaboratore: in tasca, Spinelli, aveva ancora il coltello insanguinato.

In questa settimana le condizioni della donna sono sempre andate migliorando. E appena il quadro clinico l’ha permesso ha incontrato in ospedale il pubblico ministero Fabio Pelosi per riferire sui fatti. Poi ha iniziato a poter ricevere le visite della sorella Daniela e della cugina Giuseppina. Rosanna ricorda tutto, è sempre stata consapevole di quello che le è accaduto. Ora, dopo aver sforato la morte, il ritorno alla vita.