
Cancello chiuso allo stabilimento di via Costalbagno, nella valle del Chiecina
Montopoli in Val d'Arno (Pisa), 5 maggio 2022 - Tesorino rischia di chiudere. Per sempre. Lo storico marchio dell’acqua che sgorga dalla sorgente di via Costalbagno, nella valle del Chiecina, nel comune di Montopoli, negli ultimi mesi è stato presente sugli scaffali della grande distribuzione grazie alle scorte che ora sono terminate. Gli ultimi anni dell’azienda sono stati travagliati. Debiti con il Comune per la concessione dell’autorizzazione all’emungimento. Debiti con dipendenti e fornitori. Più volte l’azienda è stata sull’orlo del precipizio. Ma è sempre riuscita a mantenere viva l’attività che si traduce in presenza nei punti vendita dei marchi più noti. Ma anche nel mantenimento di un marchio storico che ha ancora molte potenzialità.
Da alcuni mesi la vecchia impresa è stata rilevata da una nuova società – la Sorgente Tesorino-MLC srl – che ha saldato i debiti con i dipendenti (come conferma Natasha Merola sindacalista della Flai Cgil di Pisa), con il Comune di Montopoli e con tutti gli altri soggetti creditori. Ma l’attività non è ripresa e dodici persone (con altrettante famiglie) rischiano il posto di lavoro). D’altra parte se un’azienda che imbottiglia e vende acqua non può attingere alla sorgente il suo lavoro si ferma! La concessione all’emungimento viene data dal Comune di Montopoli che ricava anche un guadagno annuale (seppur esiguo). Lo scorso anno il Comune ha emesso un bando per l’assegnazione della concessione che è andato deserto perché la vecchia società era in regime di concordato e nessun altro ha partecipato. Un nuovo bando dovrebbe uscire a fine maggio, ma i tempi per l’assegnazione non sono brevi. Per questo motivo la Sorgente Tesorino-MLC srl ha chiesto la concessione provvisoria con un’istanza in base all’ex articolo 28 comma 4 della legge regionale 38/2004.
"La speranza, l’augurio – dice la sindacalista Flai Cgil Natasha Merola – è che le parti trovino un accordo. Lo spero, ovviamente, per i dipendenti e le loro famiglie. Ma lo spero anche per il marchio, che è storico e che per decenni ha fatto parte, tra le altre realtà commerciali, delle forniture degli ospedali di mezza Toscana. Come sindacato ci auguriamo che Comune torni sui propri passi. Stiamo attivando e attiveremo tutti i nostri canali istituzionali affinché venga concessa l’autorizzazione provvisoria in vista del bando e dell’assegnazione della concessione. La Tesorino è un patrimonio di tutta questa zona. Martedì prossimo ci sarà l’assemblea dei dipendenti. Nel frattempo il Comune dovrebbe avere un incontro con l’azienda". Chiusa la fontanella pubblica perché l’azienda non può garantire i controlli.