REDAZIONE PONTEDERA

Acque Spa, Rsu all’attacco. Bocciata la multiutility: "Sì alla ripubblicizzazione"

La maggioranza dei dipendenti ha votato no all’ipotesi di un gestore regionale "Non si può imporre il loro modello a tutti i territori toscani senza un dibattito".

Acque Spa, Rsu all’attacco. Bocciata la multiutility: "Sì alla ripubblicizzazione"

I lavoratori di Acque Spa dicono no alla multiutility (foto d’archivio)

PONTEDERA

No al servizio idrico nella multiutility regionale e un impegno chiaro e inequivocabile per la ripubblicizzazione dell’acqua. Lo ha deciso a larghissima maggioranza (circa il 90% dei partecipanti) l’assemblea dei lavoratori di Acque spa riunitasi giovedì e che ha espresso "apprezzamento per il lavoro svolto in questi mesi dalle rappresentanze sindacali unitarie per garantire un’effettiva ripubblicizzazione" del servizio idrico dando mandato alla Rsu "di agire per conto della stessa, invitando sindacati, soggetti istituzionali e partiti politici a un impegno concreto al fine di permettere ai soci pubblici di portare a termine il processo di ripubblicizzazione di Acque spa con il riacquisto delle quote dal partner privato e successivo affidamento in house del servizio idrico, unica forma di gestione interamente pubblica che permette ai soggetti istituzionali di decidere e decretare la governance e le scelte industriali delle aziende da essi partecipate".

Nell’assemblea si è anche perlato del futuro di Acque, gestore idrico del Basso Valdarno e quello indicato, secondo i lavoratori, è l’unico percorso possibile per "una effettiva ripubblicizzazione di un bene essenziale, monopolio naturale come quello dell’acqua, attraverso il riacquisto delle quote dal socio privato da parte dei soci pubblici al fine di procedere ad un affidamento in house del servizio idrico". Sul futuro dell’azienda pisana (ma partecipata anche da alcuni Comuni fuori provincia) i lavoratori, si legge nel documento della rsu, "continuano a pensare che gli strateghi della Multiutility fiorentina abbiano sbagliato completamente strada cercando di imporre il loro modello a tutti i territori della Toscana senza un dibattito preventivo sulle diverse tipologie di gestione dei servizi pubblici locali, mettendo a rischio i buoni rapporti tra i territori della regione".

Un messaggio esplicito dunque a ripensare il modello che, invece, piace trasversalmente anche ad ampi settori della politica fiorentina: "Auspichiamo – proseguono le rappresentanze sindacali unitarie di Acque – di vedere segnali concreti che mostrino chiarezza e coerenza verso impegni già presi e un percorso di condivisione verso i dipendenti circa le strategie che vorranno perseguire certi che il nostro appello non sia l’ennesima occasione sprecata da parte della politica e delle istituzioni. Pretendiamo attenzione di fronte alla voce delle rappresentanze sindacali, dei lavoratori e dei cittadini".