Addio a Sergio Bianchi, l'imprenditore che ha segnato la storia di Pontedera

L'imprenditore Sergio Bianchi, fondatore dell'azienda edile omonima a Pontedera nel 1952, è deceduto a 94 anni. Ha lasciato un segno tangibile nella città con importanti progetti edilizi. La sua scomparsa lascia un grande vuoto nel mondo imprenditoriale locale.

Il mondo dell’imprenditoria e la città di Pontedera tutta piangono la scomparsa di un imprenditore che, da lustri, ha saputo lasciare un segno tangibile nelle architetture che ancora svettano a Pontedera. E’ morto ieri, a 94 anni, Sergio Bianchi, il patron e fondatore dell’omonima ditta che vide la luce nel 1952. Da allora, Bianchi ha tenuto le redini dell’impresa edile insieme ai suoi familiari, realizzando importanti progetti in zona. Un pontederese doc molto conosciuto in città, che lascia un grande vuoto. Sposato con Rosa (scomparsa lo scorso anno), ha avuto 3 figli: Giuseppe, morto 17 anni fa, Antonio e Rosanna. Un lutto per la scomparsa di Sergio a cui si uniscono i nipoti e i familiari. Un imprenditore, come detto, che ha segnato, nel suo settore, la storia di Pontedera. Ha diretto la sua azienda specializzata nell’edilizia abitativa sia nell’ambito delle nuove costruzioni, sia nella riqualificazione di edifici di valore storico, architettonico, industriale e commerciale. Seguendo in maniera artigianale ogni fase del processo costruttivo, anche in settori complessi. Le sue costruzioni hanno lasciato il segno e accompagnato la storia della città che è cresciuta dagli anni 70 in poi, trasformando quartieri e frazioni. Quella di Bianchi è una delle attività più longeve e riconosciuta non solo in città, ma anche in Valdera.

La salma di Bianchi si trova nella propria abitazione. I funerali si terranno sabato prossimo, alle 15.30, nella chiesa del Sacro Cuore a Pontedera.