Addio all’ingegner Savini Esempio anche nel volontariato

Addio all’ingegner Savini  Esempio anche nel volontariato

Addio all’ingegner Savini Esempio anche nel volontariato

Un professionista stimato. Un uomo che credeva con forza nel volontariato, e lo prtaicavava. In tanti piangono la morte di Giorgio Savini. A San Miniato, dove viveva. E a Fucecchio dove si è svolto il suo trentennale percorso professionale in Comune, prima come funzionario e poi, per sedici anni, come dirigente del settore lavori pubblici. L’ingegner Giorgio Savini è scomparso nella giornata di martedì all’età di 74 anni a causa di una grave malattia. Salvini lascia un grande vuoto in coloro che lo hanno conosciuto sia durante il suo percorso professionale che durante il suo impegno nel mondo dell’associazionismo. In Comune a Fucecchio è stata protagonista degli anni di profondo cambiamento, un periodo nel quale è stata restituita alla collettività una gran parte del patrimonio storico, come l’intero complesso Corsini – oggi al centro di ulteriori e grandi progetti – e il restaurato ponte mediceo di Cappiano, un pezzo di storia di grande rilevanza, attorno alla quale la frazione ha ripreso vigore e attrattività. Giorgio Savini era originario di Balconevisi, da molti anni era impegnato nella cooperazione internazionale come presidente di Hurria, l’associazione di solidarietà con il popolo Saharawi, e nei movimenti per la pace. Una realtà, anche questa, di forte impegno e che offre il tratto della personalità e della sensibilità del 74enne. Savini si occupava, insieme a tanti volontari, del’accoglienza dei bambini nel periodo estivo per permettere loro di trascorrere un momento di svago e di sottoporsi alle visite mediche che nelle loro tendopoli non potrebbero essere svolte. Anche il Pd di San Miniato, si è unito al vasto cordoglio: "Amico e compagno carissimo, la tua lealtà, correttezza, profondità di pensiero e passione politica mancheranno tantissimo", scrive il cirocolo della Rocca. Oggi le esequie.

Carlo Baroni