
"La capogruppo del Pd ha respinto tutto in blocco con la motivazione che le nostre interpellanze stressano gli uffici e...
"La capogruppo del Pd ha respinto tutto in blocco con la motivazione che le nostre interpellanze stressano gli uffici e dicendo che gli uffici sono sottodimensionati per svolgere questi compiti". L’attacco è del Gruppo Miseto dopo lo scontro aperto con la maggioranza in commissione affari istituzionali. "Le modifiche che avevamo proposto d’intesa tra tutti i gruppi di opposizione al regolamento del consiglio comunale erano minimali, di buon senso e mutuate dai regolamenti di altri consigli comunali – spiega Manola Guazzini (nella foto) –. Si chiedeva un accesso agli atti, con obbligo di motivazione dell’eventuale diniego. Si chiedeva di portare da 5 a 7 giorni prima del consiglio la messa a disposizione dei documenti messi in approvazione, che è il minimo per chi, prima di votare i documenti vuole studiarseli".
"Si chiedeva una verbalizzazione delle conferenze dei capigruppo – aggiungono –, che potrebbe favorire, specie in momenti come l’ultima emergenza idrogeologica in cui invece il presidente del consiglio ha ritenuto di avvertire solo il proprio vice, il coinvolgimento di tutti i consiglieri che sarebbe coerente col loro ruolo istituzionale". "Fa specie che la capogruppo Dem, pensando evidentemente che i consiglieri di maggioranza invece di svolgere anche loro, da una posizione politica diversa dalla nostra, i loro compiti istituzionali di controllo e indirizzo, debbano solo ubbidir tacendo e alzare la mano a favore o contro – proseguono –, abbia dovuto escogitare queste poverissime giustificazioni invece di rivendicare anche lei ciò che abbiamo richiesto". L’affondo. "Il Pd, quando la Meloni rifiuta di presentarsi in Parlamento, parla di mancanza di rispetto delle istituzioni e della democrazia; dove è all’opposizione, presenta richieste analoghe alle nostre".