REDAZIONE PONTEDERA

Alluvione Valdicecina, sesto giorno di ricerche. Si scava sotto i detriti, ma i dispersi non si trovano

Ancora non c’è traccia dei corpi di Noah, 3 mesi, e Sabine, 62 anni. Vigili del fuoco al lavoro alla confluenza tra lo Sterza e il Cecina

Montecatini Valdicecina (Pisa), 28 settembre 2024 – Sesto giorno di ricerche. Praticamente una settimana da quando la furia dell’alluvione ha travolto i territori a cavallo tra le province di Pisa e Livorno. Eppure dei corpi di Noah e Sabine, 3 mesi e 62 anni, nonna e nipote in vacanza dalla Germania, ancora non c’è traccia. I due si trovavano insieme ai familiari all’interno di un residence a La Gabella, frazione di Montecatini Valdicecina, quando sono stati travolti dalla furia del torrente Sterza.

Proseguono le ricerche dei dispersi
Proseguono le ricerche dei dispersi

Presso l'Unità di Comando Locale collocata a Canneto, frazione di Monteverdi Marittimo, viene svolta la gestione di tutte le risorse che prendono parte alla ricerca delle due persone disperse. Finora senza esiti positivi. Al lavoro 24 ore su 24 ci sono 40 Vigili del Fuoco operativi che provengono da tutti i comandi della Toscana. Arrivati anche rinforzi di tipo tecnologico logistico strumentale per aumentare la capacità di ricerca.

Approfondisci:

Va a cercare i dispersi del nubifragio, travolto e ucciso da un furgone: Sandro Banchellini, inferno in FiPiLi

Va a cercare i dispersi del nubifragio, travolto e ucciso da un furgone: Sandro Banchellini, inferno in FiPiLi

L’attività si sta concentrando con il personale specializzato nella conduzione di mezzi movimento terra per la rimozione di detriti su alcuni tratti del torrente Sterza fino alla confluenza del fiume Cecina. Al lavoro ci sono squadre ordinarie, esperti di topografia, piloti di drone e sommozzatori. Presenti sul posto volontari di Associazioni del territorio, Provincia di Pisa e Unione Montana dei Comuni dell’Alta Val di Cecina.

Il timore è che i corpi siano stati trascinati dall’abitazione in cui si trovavano dentro l’alveo del torrente. Da quanto appreso la famiglia avrebbe tentato di fuggire in macchina nel momento in cui la casa è stata invasa dall’acqua, col padre e la madre del piccolo che si sono salvati aggrappandosi a una pianta mentre il nonno sarebbe riuscito a salire al piano superiore. Lo Sterza, dal punto in cui è successo il disastro, prosegue verso Casino di Terra prima di confluire nel Cecina. Per questo le ricerche sono estese ad un territorio molto vasto.