Pisa, 11 dicembre 2024 – A quasi 80 anni, dopo quasi dieci anni di battaglia, ottiene dall’Inps 400 euro in più di pensione per aver lavorato in un luogo con forte presenza di amianto. Una bella vittoria per un pensionato, che si è visto riconoscere l’aumento pur non essendosi, fortunatamente, ammalato per aver trascorso anni in un luogo insalubre.
La Corte di Appello di Firenze, ribaltando la sentenza del tribunale di Pisa, ha riconosciuto il diritto di un ex lavoratore della Società Chimica Larderello, esposto ad amianto, ad ottenere una pensione più corposa.
Lo rende noto l'Osservatorio Nazionale Amianto (Ona), precisando che gli effetti della sentenza incideranno anche sugli arretrati che, da stime Ona, ammonteranno a circa 100 mila euro. La decisione dei giudici di appello arriva a distanza di quasi 10 anni di iter amministrativo e giudiziario. Il signore, B.A., ha lavorato per 15 anni nella Larderello, industria chimica fondata nel 1818 nel comune di Pomarance (frazione di Larderello), come operatore chimico di impianto con compito di effettuare interventi di piccola manutenzione. Nell'azienda, scrive Ona in un comunicato, "l'amianto era presente ovunque: nel rivestimento delle pareti, nel tetto realizzato in eternit, nelle guarnizioni presenti nelle condutture, nel rivestimento dei bruciatori e dei silos di stoccaggio dei materiali". Anche il consulente tecnico ambientale richiesto dalla Corte di Appello di Firenze ha accertato che i lavoratori dell'azienda con le stesse mansioni di B.A., "hanno lavorato in ambiente caratterizzato dalla presenza della fibra killer e che l'uomo è stato esposto in elevate concentrazioni, superiori ai limiti di legge".
"Con questa sentenza è stata resa giustizia all'ex lavoratore che a quasi 80 anni di età ottiene la condanna dell'Inps ad adeguare la pensione - afferma il suo difensore, l'avvocato Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto -. Assistiamo con sgomento all'escalation delle morti violente sul lavoro; oltre alla tragica vicenda di Calenzano vorrei ricordare che in Toscana ci sono anche centinaia di morti di amianto, e uno degli epicentri è proprio l'uso dell'amianto nel campo geotermoelettrico di Larderello. A partire dalla metà degli anni '90 ad oggi più di 200 operai sono deceduti per mesotelioma, tumore del polmone, e absesto correlate, una strage silenziosa come testimoniano anche le numerose sentenze di condanna".