“Negata analisi del sangue a mia figlia malata, ora è ricoverata altrove”

Volterra, lo sfogo di una madre raccolto dal consigliere provinciale Moschi. Ma anche dal gruppo ‘Mamme Alta Valdicecina’: “Segnalare sempre”

Una provetta in laboratorio (foto repertorio Ansa)

Una provetta in laboratorio (foto repertorio Ansa)

Volterra (Pisa), 1 settembre 2024 – “A Volterra è stata negata un’analisi del sangue a mia figlia malata, anzi mi è stato detto che ero ‘ansiosa’. Adesso la bimba è ricoverata altrove”. Così scatta una nuova polemica legata alla sanità in Valle. Da quanto si apprende la signora in questione ha infatti portato la propria figlia al nosocomio di Volterra per far visitare la figlia, malata da una decina di giorni, ritrovandosi però negata l’assistenza perché “irrispettosa nei confronti di persone che avevano realmente bisogno”, ha scritto su Facebook. “All’ospedale di Volterra - continua lo sfogo - mi è stata negata un’analisi del sangue per mia figlia. Dopo essere stata seguita da una gentilissima infermiera, mi reco dal pediatra di turno dopo che avevo spiegato in tutte le lingue che mia figlia non stava bene da una decina giorni ed ero sicura che c’era qualcosa che non andava”.

A quanto racconta, il medico non ha voluto ascoltare le sue parole dicendole addirittura che si trattava di “una mamma ansiosa e irrispettosa nei confronti delle persone che avevano veramente bisogno”. La donna aggiunga di essere quasi arrivata “a pregare di visitare mia figlia”, ma senza successo.

Lo sfogo social continua: “dopo tre giorni mi sono rivolta a un altro pronto soccorso dove per fortuna ho trovato medici che tengono in considerazione anche le ‘mamme ansiose’ come sono stata definita dal pediatra di turno a Volterra. Adesso mia figlia, spero tanto in fase di ripresa, è ricoverata altrove, in un luogo dove non scherzano con la salute dei bambini”. Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere provinciale Paolo Moschi. “Purtroppo - commenta - quando un servizio viene mutilato inizia anche a funzionare diversamente. 4 ore non sono nemmeno un turno, e probabilmente tutto va a ruota...in attesa della soppressione definitiva. Questa situazione non è accettabile, serve veramente una presa di coscienza e che qualcuno faccia sentire la voce della Valdicecina a chi di dovere”.

Moschi non è il solo a parlare nel merito della questione, anche il gruppo delle ‘Mamme dell’Alta Val di Cecina’ che da anni contro la carenza di servizi per l’infanzia al nosocomio di Volterra, ha risposto alla madre sull’argomento. “Ti chiediamo di fare un reclamo all’Urp segnalando il giorno e l’ora così da individuare il turno e quindi il medico e rimarcare il mancato servizio. Purtroppo il nostro ospedale, già penalizzato da orari al limite dell’assurdo e chiusure di interi reparti, si regge sulla qualità dei servizi e delle cure offerte al cittadino”. “Se iniziano a mancare queste - conclude la nota del gruppo di mamme - o gli stessi operatori remano contro, spesso perché forestieri e quindi favorevoli ad altre riduzioni e chiusure così da poter evitare la ‘trasferta’, siamo veramente spacciati”.