Anche in Italia essere donna è difficile Femminicidi e discriminazioni non si fermano

Oltre alle violenze, le donne subiscono discriminazioni in tanti ambiti, sul lavoro si parla di "gender pay gap".

Anche in Italia essere donna è difficile  Femminicidi e discriminazioni non si fermano

Anche in Italia essere donna è difficile Femminicidi e discriminazioni non si fermano

Anche nel nostro Paese, purtroppo, violenze e discriminazioni di genere sono argomenti quotidiani. Nel 2022 sono stati ben 125 i femminicidi, mentre in questi primi mesi del nuovo anno se ne sono già registrati 20 (come quello di Martina Scialdone, 34enne romana, uccisa con un colpo di pistola dall’ex compagno).

Oltre alle violenze, le donne subiscono ancora discriminazioni in tanti ambiti, soprattutto in quello lavorativo. Si parla di "gender pay gap" per indicare la differenza salariale tra uomini e donne a parità di lavoro. In Italia, secondo i dati Eurostat del 2022, le donne hanno guadagnato, in relazione alla retribuzione oraria media, il 4,2% in meno degli uomini: un dato inferiore alla media europea, ma certamente da non ignorare.

Ma gli ostacoli per le donne, quando si parla di lavoro, non sono solo questi. Un tema importante è quello della maternità: otto donne su dieci dichiarano di aver subìto conseguenze negative sulla vita lavorativa dopo la nascita del figlio, motivate soprattutto dalla difficoltà di conciliare lavoro e famiglia. Questo perché in Italia le norme attuali sui congedi di maternità e paternità penalizzano le madri, facendo ricadere su di loro la maggior parte dei compiti di cura del bambino.