"Anche Santa Croce parte civile in udienza"

L'Unione Inquilini del Valdarno spinge la giunta di Santa Croce a costituirsi parte civile nel caso Keu, chiedendo azioni contro il materiale contaminato e richiedendo studi epidemiologici. La procura antimafia di Firenze ha chiesto il processo per 24 persone e sei società per reati ambientali e corruzione.

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In vista della prossima udienza preliminare per il caso Keu, l’Unione Inquilini del Valdarno – guidata dall’avvocato Luca Scarselli – sprona la nuova giunta di Santa Croce a costituirsi parte civile nel processo, visto che la precedente – pur sotto il fuoco delle polemiche – decise di non avanzare richiesta. "Abbiamo presentato una istanza al Comune di Santa Croce – si legge in una nota – chiedendo alla nuova giunta di costituirsi parte civile nel processo Keu e annullando la delibera della precedente giunta". Non solo. Visto che esistono ben tredici siti in cui risulta sversato il materiale, e ve sono altri sessanta sotto controllo: "abbiamo chiesto alla giunta di Santa Croce di impegnarsi in tutte le sedi competenti a richiedere direttamente la rimozione del materiale contaminato da tutti i siti compromessi, richiedere studi epidemiologici e controllo sulla popolazione locale per controllare oggi e prevenire nel futuro eventuali malattie". Da qui la richiesta di annullamente, dunque, della precedente delibera con richiesta di tentare di costituirsi parte civile all’udienza del 20 settembre prossimo davanti al gup del tribunale di Firenze.

La giunta Giannoni, ora, ha trenta giorni a disposizione e dovrà decidere entro il 15 settembre. "Concludiamo evidenziando che, a nostro avviso tutta la vicenda Keu ha danneggiato profondamente l’immagine di tutto il distretto conciario", chiosa la nota. E anche per questo, quindi, secondo l’Unione Inquilini, sarebbe importante che un segnale forte in tal senso lo desse il Comune capofila del distretto con la costituzione di parte civile. La procura antimafia di Firenze chiede di mandare a processo 24 persone e sei società. I reati contestati, a vario titolo, nell’inchiesta vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alle attività organizzate di traffico illecito di rifiuti e inquinamento ambientale, fino alla corruzione elettorale.

C. B.