Animalisti-macelleria: alta tensione

Manifestazione davanti al mattatoio islamico: cori, offese e spintoni

La manifestazione degli animalisti

La manifestazione degli animalisti

Pontedera, 3 novembre 2014 - NON SONO mancati i momenti di tensione ieri pomeriggio a San Miniato per la manifestazione degli animalisti contro il macello di Corazzano. Alle 14.30 sono arrivati in piazza Dante gli attivisti delle associazioni Animalisti Italiani, AnimAnimale e Irriducibili Toscani Liberazione Animale. Tanti dubbi e interrogativi senza risposta da parte degli animalisti: «Com’è possibile che all’inaugurazione ci fossero 150 pecore se la struttura può macellare al massimo 40 capi l’anno?» , si chiede una giovane attivista. Nel primo pomeriggio è arrivato anche i l veterinario Gianluca Pasqualetti, che si è occupato della supervisione alla macellazione il 4 ottobre: «Ho ascoltato la conferenza stampa alla Camera e non accetto accuse al personale veterinario. Anzi, noi abbiamo fatto il possibile per far accettare alla comunità islamica il compromesso dello stordimento e dunque, per far rispettare le legge». Il vero problema, secondo gli animalisti, è ciò che accade nel macello quando non ci sono controlli e nessuno, neanche il veterinario, può sapere come vengono macellati agnelli e pecore. GLI ANIMALISTI sono intenzionati a vincere a tutti i costi questa battaglia: «Abbiamo fatto un esposto prima dell’apertura dell’azienda — spiega il presidente degli Animalisti Italiani Walter Caporale — e presto ne faremo un altro. Abbiamo chiesto la calendarizzazione della proposta di legge 1225 che andrà a modificare il decreto del 1998 relativo alla macellazione halal». Inoltre gli animalisti chiederanno anche un incontro con le autorità locali: «Presto — afferma Caporale — cercheremo un dialogo con il sindaco di San Miniato e con il governatore della Toscana». CON I loro striscioni, le bandiere e i cori, g li animalisti hanno dato vita ad un corteo pacifico con più di cento persone per sensibilizzare la cittadinanza. Non si può dire lo stesso del clima creatosi nel tardo pomeriggio, quando gli animalisti sono andati a protestare davanti all’azienda di Corazzano. Lì hanno trovato il titolare Giovanni Cialdini: non sono mancate offese , cori, qualche spinta e contestazioni. Le forze dell’ordine hanno mantenuto la situazione sotto controllo, per evitare che la manifestazione, degenerasse. di JOHARA CAMILLETI