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Antenne dei telefonini, ecco le sei nuove aree di ricerca

Antenne dei telefonini, ecco le sei nuove aree di ricerca

CASTELFRANCO

Antenne e telefonini. Gli operatori Fastweb Air, Vodafone Italia, Telecom Italia; Wind Tre e Iliad Italia hanno individuato sei nuove "aree di ricerca" nel territorio comunale di Castelfranco. Il consiglio comunale ha approvato l’aggiornamento del "programma per gli impianti di radio comunicazione" dell’anno 2023, il cosidetto "Piano Antenne" del Comune. Le proposte degli operatori prevedono "riconfigurazioni di impianti esistenti e nuove installazioni" sono state valutate con la consulenza tecnica della Polab tenendo conto dell’obiettivo prioritario di "limitare l’esposizione delle persone ai campi elettromagnetici e, al tempo stesso, dell’esigenza di connessione del territorio".

Le sei "aree di ricerca" sono zone per una possibile installazione di nuove stazioni, sulle quali il Comune ha verificato la fattibilità. Si tratta delle aree limitrofe al cimitero di Orentano e al depuratore a Villa Campanile – "già individuate anche dalla Regione Toscana come più svantaggiate in quanto copertura di rete, sulle quali diverse compagnie telefoniche hanno manifestato interesse", precisa il Comune – due siti nella zona industriale del Macrolotto a Castelfranco (via dell’Ippocastano e rotatoria di viale delle Comunicazioni), un’area nei pressi del centro storico del capoluogo che il Comune ha dirottato su viale Europa, nella zona del cimitero di Castelfranco e l’ultima area di ricerca in via de’ Tavi al confine con Santa Croce.

"Il nostro Comune pianifica con attenzione il ’Piano Antenne’ già dal 2016. Siamo stati dei precursori nel Comprensorio nella valutazione degli effetti delle emissioni elettromagnetiche sulla salute dei cittadini – le parole del sindaco Gabriele Toti e dell’assessora allo sviluppo economico Ilaria Duranti –. Prima della pandemia abbiamo organizzato degli incontri informativi con la cittadinanza per sensibilizzare la popolazione e rendere le persone più consapevoli. Vorremmo riproporre forme di divulgazione e informazione, per sfatare falsi miti e diffondere la conoscenza scientifica".