CARLO BARONI
Cronaca

Anziani abbandonati: donna resta senza acqua e frigorifero dopo il lungo ricovero

Finisce in ospedale per il Covid poi torna nella casa popolare: in sua assenza tutto finisce in abbandono. L’allarme di una volontaria

Un’anziana da sola su una panchina in una foto d’archivio

Pontedera, 6 aprile 2023 – Chi ha scritto alla nostra redazione è una donna che dedica un pezzo della propria vita al volontariato sociale. Chi ci ha scritto ha chiesto di non essere menzionata perché, in nessun modo, sia riconoscibile la protagonista di questa storia che lascia l’amaro in bocca. Questa storia ha per protagonista una donna che chiameremo, per praticità, Margherita. Nei primi giorni di dicembre, Margherita – racconta la volontaria – che è anziana, abita da sola e ha parenti lontani, cade e, per la sua già precaria salute, viene portata all’ospedale. Mentre è ricoverata, contrae anche il Covid, per questo viene accolta presso una struttura "di cura intermedia". Trascorso il periodo di degenza, una volta guarita dal virus, Margherita è trasferita in una Rsa, per potersi riprendere dai postumi della caduta. Dopo tre mesi, anche se non completamente guarita, viene riportata nella sua abitazione. E’ qui che le cose si fanno, come dice la volontaria "sconcertanti".

Al suo ritorno a casa Margherita ha trovato ad attenderla l’assistente sociale, l’amministratrice di sostegno e un’incaricata della Asl che avrebbe dovuto assisterla per piccoli lavori domestici e cure personali. "Fin a qui quasi tutto normale se non fosse che – si legge nel racconto inviato alla nostra redazione –: nell’abitazione manca l’acqua corrente a causa di una perdita accertata mentre la signora era ricoverata, il frigorifero non funziona, probabilmente è diventato inservibile, come altre piccole cose in una casa che risente dei mesi di assenza della proprietaria". A ciò si aggiunge che l’abitazione è al terzo piano senza ascensore e Margherita non può scendere le scale per i postumi del suo infortunio. "Tutte cose ben conosciute dalle persone che avrebbero dovuto accoglierla al suo ritorno – aggiunge la volontaria – . Ma il fatto più grave è che ad oggi sono trascorsi 8 giorni dal rientro a casa e niente è cambiato: manca ancora l’acqua e le cose continuano a non funzionare".

“Ieri ho potuto parlato con i sevizi sociali, dove ho trovato almeno ascolto e comprensione, e con l’amministratrice, la quale mi ha detto però che, dopo aver chiesto a tre idraulici, è riuscita a trovarne uno che però non potrà intervenire prima di venerdì prossimo. Per questo mi sono decisa a denunciare questa "vergogna" – conclude lo sfogo – Perché mi chiedo: le persone incaricate, a vario titolo, di accogliere Margherita sarebbero rimaste in queste condizioni per una settimana? Se tutto ciò fosse capitato alla vostra mamma, forse non ne avreste interpellato tanti idraulici fin a trovarne uno disposto a intervenire subito? Più in generale: siamo capaci di prenderci davvero cura degli anziani soli, a cui capita di avere un incidente o di trovarsi in stato di bisogno?". Solo queste domande bastano a lasciare l’amaro in bocca.