MICHELE QUIRICI
Cronaca

Arriva il Re e Piaggio spalanca le porte

Il 26 ottobre del 1940 la visita agli stabilimenti e del Villaggio dedicato ai lavoratori che per l’occasione venne inaugurato

di Michele Quirici

I rapporti tra la famiglia reale e Pontedera sono stati sempre molto intensi tanto che i nostri concittadini dedicarono il loro Corso alla memoria di Vittorio Emanuele, primo Re d’Italia.

Il 26 ottobre 1940 il Re arriva Pontedera. Una visita importante che ha come protagonisti lo stabilimento e il Villaggio Piaggio. L’inaugurazione di quest’ultimo fu forse il momento più importante. Il sovrano visitò il quartiere tutto dedicato ai lavoratori pensato da Enrico Piaggio nel 1934 e realizzato tra il 1938 e il 1940 su progetto degli architetti Augusto e Giulio Momo. Un’isola, una città nella città, dove si costruirono inizialmente 25 stabili per un totale di 285 alloggi, di cui 8 occupati da dirigenti, 93 da impiegati e 179 da operai (come racconta la tesi dell’architetto Patricia Guerriero). Nel villaggio trovarono accoglienza anche una Chiesa, un centro medico, una biblioteca ed un asilo nido.

Il Re giunge in una Pontedera ignara del proprio destino e del terribile futuro che ha davanti. L’Italia è in guerra da pochi mesi e Pontedera diventerà ben presto un obiettivo militare perché accoglie la Piaggio che costruisce aeroplani e motori per l’aviazione ed è un importante nodo ferroviario. “Ancora una volta, come sempre è tradizione di Casa Savoia, la Maestà del nostro Sovrano ha voluto scendere in mezzo al Suo popolo, popolo di artieri silenziosi e fattivi, e ai quali la sonora canzone del maglio e dell’incudine, lo stridore dei torni, il tonfo delle presse, l’ululato delle seghe circolari fanno eco nel cuore con il dolcissimo nome della Patria! Alle 9,30 di sabato scorso accompagnato dall’Eccellenza il Generale Puntoni e dagli ufficiali d’ordinanza Sua Maestà giunse a Pontedera per una visita agli Stabilimenti Piaggio di quella città. Il Prefetto di Pisa Eccellenza Ventura, al quale facevano corona il Commissario Prefettizio, il questore, il Segretario politico, le maggiori Autorità locali e i Dirigenti dello Stabilimento era ad attendere l’Ospite Reale, e subito dopo le presentazioni, la visita ebbe inizio. Il Comm. Dott. Enrico Piaggio stesso ebbe l’onore di guidare il Sovrano attraverso i vari reparti di lavorazione dei motori; di là passo poi al secondo stabilimento per la costruzione di aeroplani dovunque accolto con gioia e manifestazioni di affetto dalle maestranze. Terminata così la visita agli opifici il corteo reale delle automobili rientrò in città per raggiungere il villaggio operaio dove sorgono le linde e fresche abitazioni. La notizia intanto di così inaspettata e gradita visita che si ripeteva a sedici anni di distanza era serpeggiata in un baleno per l’industre cittadina. Fu così che Pontedera si imbandierò rapidamente e che il Sovrano trovò la popolazione festosa e plaudente a rendergli omaggio. Al Villaggio Piaggio che è situato sulla via provinciale Pisana, il Re e Imperatore fu accolto con entusiasmo dalle famiglie degli operai. Scese allora l’Augusto Ospite dalla macchina e traversò a piedi l’ampio piazzale dove una Piccola Italiana, figlia di un operaio, vincendo un senso innato di timore, si fece incontro al Re offrendogli un omaggio floreale e ricevendone in cambio una paterna, affettuosa carezza. Dopo questo gesto non fu possibile trattenere più oltre la folla che si strinse attorno giubilante alla Maestà del Re, sorridente. Egli pure. Risalito in macchina il corteo si ricompose per avviarsi verso la provinciale diretto a San Rossore. Migliaia di mani salutavano, migliaia di voci cristalline di bimbi gridavano la loro gioia. Pontedera per tutto quel giorno visse in un’atmosfera di entusiasmo e di patriottica fede”.