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Uno scatto dell’incontro che si è svolto ieri fra l’artista. Skim e gli studenti del liceo XXV aprile
Una ventata di primavera, ricca di forme e colori, invaderà le stanze del Museo Piaggio di Pontedera da oggi al prossimo 5 aprile. È la mostra Dolcevita dell’artista Skim, a cura di Riccardo Ferrucci, con il coordinamento di Filippo Lotti, prodotta da Casa d’Arte San Lorenzo e supportata da FuoriLuogo-Servizi per l’arte. L’autore aveva già dipinto uno dei tre maxi vesponi che vennero realizzati in occasione dei Vespa World Days.
Ieri la mostra ha aperto le sue porte ai primi visitatori, gli studenti di una quinta del liceo XXV aprile. Una collaborazione, quella con gli studenti, iniziata qualche settimana fa e che ha visto Francesco Forconi, noto come Skim, tenere un laboratorio didattico e realizzare una grande tela con il suo stile iconico, che sarà poi presentata al museo durante il periodo espositivo. Inoltre l’artista è intervenuto su un muro della scuola, trasformando lo spazio in un murales che esprime il potere dell’arte come strumento di riqualificazione e speranza. "Come Fondazione non ci limitiamo alla gestione del museo ma ci piace suscitare le emozioni dei giovani, promuovere la cultura in tutte le sue forme, dalla musica alla grafica. Sono rimasto veramente meravigliato da questa esplosione di colori" le parole del padrone di casa Riccardo Costagliola, presidente della Fondazione Piaggio.
"È un onore enorme esporre in un museo così prestigioso – dice Skim – la mostra è stata molto ricercata. Ci sono tre tele raffiguranti un’Ape, una Vespa e un Ciao che ho lasciato volutamente incompiute, come se fossero da finire di disegnare e colorare. Penso che con la collaborazione di tutti questa mostra sia venuta una bomba".
Le opere di Skim, caratterizzate dal suo distintivo ‘Kaos Armonico’, riflettono la sua ricerca pittorica e interpretano storie e sogni, analizzando la quotidianità e traducendola in forme artistiche che sorprendono per il contrasto tra l’esplosione di colori e i messaggi profondi che veicolano. "Questa non è solamente un’esperienza figurativa – così l’assessore alla cultura, Francesco Mori – ma è un’esperienza che racconta anche una visione del mondo che passa dalla scelta del titolo ‘Dolcevita’, un’espressione lessicale che sintetizza una storia del costume del nostro Paese".
Per accedere alla mostra le modalità d’ingresso sono le stesse che regolano l’accesso al Museo Piaggio.
Luca Bongianni