REDAZIONE PONTEDERA

"ArtInsolite" a Lajatico Aspettando Andrea Bocelli

Inaugurata ieri la grande esposizione che coinvolge tutto il paese. Un museo ’en plein air’ dove ognuno può trovare l’opera che lo affascina

Il borgo ritrova la sua dimensione di museo en plein air con ‘ArtInsolite’, evento inaugurato ieri aspettando il ritorno dell’appuntamento al Teatro del Silenzio il 28 luglio con Andrea Bocelli. Park Eun Sun, famoso artista che crea composizioni sviluppate in verticale, a colonna, a spirale o in forme globulari e sferiche, approda in piazza Vittorio Veneto con due sculture che si slanciano verso l’alto, alternando due colori della pietra e stratificandoli in maniera che all’armonia delle parti faccia da contrappunto la frammentazione dei volumi. Un’esposizione dei costumi di scena della Compagnia della Fortezza è accolta nella sala del consiglio comunale. E disseminate in spazi peculiari del paese, ecco altre installazioni: David Pompili offre un’interpretazione dell’opera di Mattia Preti attraverso la stesura, nel fondo, di un’uniforme campitura di blu acceso su cui fanno da contrappunto le sfumature del bianco e del nero con cui viene fatta rivivere la composizione dai chiari risvolti tardo barocchi. Al Tenditoio, stesure di colori puri, scomparsa delle ombre pur in presenza di intense fonti di luce, linearismo grafico nella definizione dei personaggi, sono i cardini linguistici del miglior muralismo, cui Jacopo Pischedda si avvicina. Ecco, allora, la divertente definizione dell’universo femminile, rappresentata nella molteplicità dei suoi significati.

In collaborazione con Il Maramaldo negli spazi della Cantina di Nonno Barta, la capacità di sentire lo spazio e la voglia di creare composizioni che si pongono sul limite tra armonia e disarmonia sono i caratteri delle opere di Marcello Scarselli, mentre nella Chiesa Rupestre ecco deflagrazioni di colore di lontana memoria fauvista con le opere di Maurizio Zani. Nella Stalla di Moneta prosegue il lavoro di Gianni Lucchesi, con la curatela di Carlo Alberto Arzelà, che affronta un tema di grande attualità e di spessore culturale. La sua ricerca si colloca nel sentiero frequentato dalle voci più profonde della complessa civiltà. Temi analoghi sono al centro del lavoro di Christian Balzano al teatro comunale.