Non sarà un caso di hackeraggio da film di spionaggio internazionale, ma qualcosa degno di nota è successo anche nella ridente Valdera. Qualcosa degno di nota già soltanto per il fatto che al centro dell’attenzione di qualche "criminale" del web è finita nientemeno che la Piaggio. Nella notte tra venerdì e sabato, infatti, ignoti hanno tentato di introdursi nel server della Grande fabbrica di Pontedera che ha dato i natali alla mitica Vespa. Impossibile, da quanto si apprende, rintracciare chi ci sia dietro all’attacco informatico, tantomeno comprenderne le finalità (semmai ce ne dovessero essere davvero di concrete e mirate) celate dietro all’impresa. Un piano studiato o un fatto casuale, di quelli che possono capitare a chiunque anche al Pc di un privato in privata abitazione? Difficile, se non impossibile, stabilirlo al momento.
L’unica cosa certa è che l’attacco notturno è stato soltanto tentato. Ovvero fallito grazie alla procedura d’emergenza fatta scattare immediatamente dal sistema di protezione e anti-virus attivo sui computer che custodiscono dati sensibili di una delle realtà produttive più importanti della Toscana, nonché dell’Italia e oltre. Il programma che "difende" le macchine Piaggio, dunque, ha funzionato con il giusto tempismo. Ha impedito, cioè, che la mano virtuale entrasse nell’impianto ed evitato dunque qualsiasi possibile eventuale conseguenza. Insomma, i segreti della Vespa sono al sicuro. Nella giornata di ieri comunque il soggetto responsabile del servizio ha deciso di aggiornare il sistema di protezione del sistema informatico aziendale con l’obiettivo di potenziarlo. Operazione che, si apprende, avrebbe causato soltanto qualche naturale rallentamento.