
L’uomo era accusato anche di maltrattamenti nei confronti della moglie. Le indagini scattarono dopo la denuncia del giudice della separazione.
Le accuse erano gravissime. Maltrattamenti ai danni della moglie e atti sessuali sulla figlia. Accuse arrivate nei giorni scorsi davanti il giudice di Pisa. In un caso - secondo l’imputazione - il marito l’aveva spinta giù dalle scale. Ma non solo: si sarebbe avventato su di lei, spintonandola, anche dopo quando la donna era in gravidanza. E quando al telegiornale mostravano servizi su femminicidi si sarebbe rivolto alla moglie dicendole: "questa sarà la tua fine". Un inferno nel quale la donna – sempre secondo le accuse – non poteva avere amicizie. Ma c’è un altro capitolo. Quello che parla di atti sessuali su minore. L’uomo – residente del Valdarno – , nell’ipotesi accusatoria, avrebbe assunto atteggiamenti "proibiti" quando la figlia era piccola.
Dalla denuncia, ad opera del giudice della separazione, alle indagini, fino al processo: tutto è contro di lui. Non solo le dichiarazioni della donna, ma anche quelle dei figli. A fronte della richiesta di rinvio a giudizio i difensori, gli avvocati Tommaso Gronchi e Marco Duranti di Santa Croce, hanno fatto istanza di rito abbreviato condizionato all’espletamento di una perizia volta ad accertare la capacità a testimoniare dei minori. E davanti al gip Sussanna Messina il Ctu – abbiamo appreso – avrebbe chiarito che i figli avevano cancellato ogni ricordo bello del padre a causa di un condizionamento esterno verosimilmente dovuto ai continui racconti che la madre faceva loro, lamentando violenze ed abusi del padre contro di lei e contro di loro. La perizia, chiesta a sostegno della posizione dell’imputato, avrebbe poi confermato le criticità in merito alla capacità dei minori a rendere testimonianza. Inoltre dal processo non sarebbero emersi i riscontri significativi e convergenti sul copione accusatorio. Da qui la discussione in aula, con un processo lampo nel quale i legali dell’imputato hanno chiesto ed ottenuto l’assoluzione tanto per gli atti sessuali, quanto per i maltrattamenti perpetrati conto la signora, argomentando – si apprende – che una madre capace di suggestionare i propri figli al punto di portarli ad accusare ingiustamente il padre, non può essere ritenuta parimenti credibile quando denuncia il marito di condotte di maltrattamenti che non avrebbero trovato alcun riscontro probatorio. Assolto.
Carlo Baroni