Aumenti Tari. Ed è subito scontro. Scambio di accuse Fedeli-Pacini

Pomarance, il capogruppo di minoranza attacca: "Dopo tanti proclami si sono fatti trovare impreparati". Il sindaco risponde: "Un ‘regalo’ della precedente amministrazione. E ormai non potevamo evitarlo".

Aumenti Tari. Ed è subito scontro. Scambio di accuse Fedeli-Pacini

Aumenti Tari. Ed è subito scontro. Scambio di accuse Fedeli-Pacini

Il primo terreno di scontro politico si addensa attorno alla Tari, con aumenti in previsione nel Comune di Pomarance. Il casus belli viene sollevato dal capogruppo di minoranza Leonardo Fedeli: "Le prime promesse della campagna elettorale sono state subito tradite. Infatti, nel consiglio comunale di insediamento, la maggioranza ha approvato l’aumento delle tariffe Tari. Il provvedimento colpirà sia i privati cittadini che le attività presenti sul territorio comunale con un aumento medio del 9,56% - attacca la minoranza - giova ricordare che la precedente amministrazione su questo argomento si era già espressa lo scorso aprile, procrastinando l’approvazione del piano economico finanziario, anziché subirlo tale e quale. Considerati i proclami elettorali di riduzione del tributo sui rifiuti da parte del sindaco, eravamo convinti che l’attuale maggioranza non si sarebbe fatta trovare impreparata e avesse già messo in cantiere soluzioni e risorse per calmierare gli aumenti. Siamo quindi rimasti sconcertati quando ci siamo resi conto che la maggioranza non aveva minimamente affrontato l’argomento, motivo per il quale ci siamo opposti a questo aumento di tasse ai cittadini votando contro. Le soluzioni c’erano. Bastava una variazione di bilancio per andare a coprire gli aumenti, trovando le risorse e rinunciando ad altro".

Il sindaco Graziano Pacini, intanto, convoca un’assemblea pubblica per il 18 luglio insieme al gestore RetiAmbiente. "È un ‘regalo’ fatto dalla passata amministrazione. Pomarance è tra i pochi Comuni che, pur sapendo che le tariffe sono state costruite sui valori oggettivi avvenuti nel 2022 e validate nei primi mesi di quest’anno, le ha lasciate alla nuova amministrazione. Si poteva fare qualcosa di diverso? Sì, ma prima, non ora che i tempi non lo consentono, per esempio lasciando nel bilancio risorse economiche destinate almeno a attenuare l’aumento che già si conosceva. Intanto a Pisa, in occasione dell’assemblea di Retiambiente cui ho partecipato, si è cominciato ad allacciare rapporti con altri Comuni vicini per fare iniziative insieme dove si porranno questioni di fondo che era bene aver già chiarito. Un consiglio, anche alla minoranza consiliare guidata da chi era in maggioranza nella passata legislatura cui avevamo responsabilmente richiesto di astenersi. anziché votare contro strumentalmente - conclude il sindaco - per poi gestire insieme il futuro complicato per tutti: aspettiamo l’assemblea per farci tutti un’idea più precisa, evitiamo accuse di mancato rispetto di promesse fatte da altri o di presunte incompetenze". I.P.