CARLO BARONI
Cronaca

Le notti ai tavoli della baby squillo. Al via processo sul night Marilyn

Sul banco degli imputati i due gestori del locale già dissequestrato

Il night club al centro dell’inchiesta dei carabinieri

Pontedera, 12 m aggio 2018 - L’OPERAZIONE «Principessa» ha un secondo capitolo giudiziario, costola della vicenda principale, che è iniziato ieri in tribunale a Pisa. Nei guai ci sono titolari e soci del night club Marilyn a Castelfranco, dove la minore della Valdera mosse i primi passi come intrattenitrice prima di passare ad un altro locale, a Casciana Terme lari, il Club Prive 230, e ad essere gestita a tutti gli effetti come baby squillo di lusso anche in ville della zona. Stefano e Paolo Martini, di 55 e 48 anni, per il locale di Castelfranco, sono comparsi davanti al collegio del tribunale di Pisa presieduto da Eugenia Mirani (a latere Poggi e Frizilio) e al pubblico ministero della procura distrettuale Solinas che ha coordinato l’inchiesta per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione minorile. «Principessa» infatti aveva 17 anni quando faceva l’intrattenitrice al Marylin e in sostanza le dissero – questo il copione accusatorio –di accompagnare i clienti ai tavoli e se qualcuno, all’occorrenza, avesse allungato la mano, di non protestare. Ma niente rapporti sessuali nel locale: la ragazza stessa – è uno dei perni della difesa – avrebbe ammesso di non essersi mai prostituita nel locale e di non aver mai visto episodi di prostituzione.

L’udienza di ieri ha fissato per luglio l’incarico al perito per la trascrizione delle intercettazioni telefoniche. Ma questo sarà un processo in cui a sfilare saranno molti testimoni: saranno chiamate in particolare le ragazze che lavoravano con la minore per confermare che non c’era prostituzione nel locale e che Principessa ha fatto solo l’intrattenitrice per massimo sette serate tra settembre ed ottobre del 2016. Gli stessi titolari, finiti a processo, sostengono che la ragazza (assistita dall’avvocato Miraglia ieri sostituito da Chiocchini) – che è parte civile nel procedimento – quando chiese di collaborare avrebbe sostenuto di aver da poco compiuto la maggiore età. Stefano Martini è assistito dagli avvocati Lorenzo Stefano e Anna Mallozzi. Paolo Martini si avvale della difesa degli avvocati Paolo Peretoli e Ginetta Daini Pallesi. «Ci siamo staccati dal troncone principale con il dibattimento – spiega L’avvocato Stefani – perché le posizioni dei Martini sono assolutamente diverse e crediamo di dimostrare un altro copione rispetto a quello che offre la procura». Il mese scorso a Firenze, Massimo Mannucci, principale protagonista della storia, 66 anni di Casciana Terme Lari, al timone del Club Prive 230, fu condannato dal gup a due anni, otto mesi e 20 giorni di reclusione. Sara Calò, 23enne di Santa Maria a Monte – considerata braccio destro di Mannucci – patteggiò due anni di reclusione (pena sospesa). Principessa è il nome dell’operazione con la quale i carabinieri di Pontedera hanno portato alla luce un «giro» a luci rosse tra Valdera e Valdarno nel quale, tra le ragazze «al lavoro», c’era anche la minore per al quale i clienti pagavano fino a 250 euro. Era lei l’attrazione principale. E, soprattutto, proibita.