
Un comitato cittadino in difesa e sviluppo del bacino remiero. E’ quanto emerso da una partecipattisima assemblea. seguito degli allagamenti...
Un comitato cittadino in difesa e sviluppo del bacino remiero. E’ quanto emerso da una partecipatissima assemblea. seguito degli allagamenti subiti dopo l’apertura della cassa di espansione avvenuta il 14 marzo scorso, il consiglio della società Canottieri San Miniato, visto gli ingenti danni subiti ha organizzato una riunione straordinaria aperta nella Sala Bertini di San Miniato Basso. All’assemblea oltre a moltissimi soci hanno partecipato cittadini, dirigenti del Coni regionale e provinciale, e presidenti di circoli di canottaggio della Toscana. Il presidente della Canottieri San Miniato, Enzo Ademollo, ha presentato un documento di foto e video – spiega una nota – da cui si evince la gravità dei danni subiti, nel corso di questi ultimi 15 anni in concomitanza della costruzione della cassa di espansione e dopo il suo collaudo che doveva coincidere con la messa in sicurezza delle strutture dei canottieri.
"Abbiamo resistito fino ad oggi – dice il presidente Ademollo – ma purtroppo visto i danni se non intervengono le amministrazioni comunali e regionali si rischia la chiusura definitiva". "Se non si organizzano eventi purtroppo la canottieri andrà in default finanziario – aggiunge – perché è l‘unica fonte di autofinanziamento, oltre alla attività turistico sportiva a livello internazionale dove diversi gruppi di vogatori americani, inglesi, australiani, erano venuti al bacino a fare attività attirati anche dalla centralità dell’impianto che si trova fra la città di Firenze e Pisa. Queste attività, di gare italiane e turismo internazionale portavano visitatori importanti a San Miniato, agli alberghi e ristoranti: c’era statto un brillante avvio ma negli ultimi tempi si sono stagnate grazie alla cattiva immagine di un posto a rischio inondazione".
C. B.