Bagarre in consiglio comunale. Il sindaco: "Io sarei un podestà?. Queste parole mi offendono"

Scambio di accuse tra il primo cittadino di Montecatini e la leader di opposizione Nadia Giannelli

"Lei, sindaco, sta esercitando il suo potere come un podestà". Nel consiglio comunale di Montecatini Valdicecina, scoppia la bagarre fra maggioranza e opposizione: tutto nasce da un post dell’amministrazione in merito alla giornata della Memoria e alla gestione dell’assise, su cui tuona da tempo la leader dell’opposizione Nadia Giannelli. "Avete scritto di barbarie naziste sono state aiutate in molti casi dai fascisti. Dopo 80 anni dovremmo essere tutti antifascisti - ha detto Giannelli - dato che siamo qui democraticamente eletti e le istituzioni sono figlie della Costituzione che sull’antifascismo si poggia". "A domanda precisa, ossia se la consigliera si riferisse al podestà del fascismo, la stessa capogruppo di centrosinistra ha risposto così: “esattamente“ - dice il sindaco Francesco Auriemma - valuterò azioni legali. Non sono fascista, mi fa orrore tutto ciò".

Il podestà, in epoca fascista, per inciso, era l’organo monocratico eletto dallo stesso regime in ogni Comune. "Sono sconcertato - prosegue Auriemma - chiunque può ascoltare la registrazione del consiglio comunale. Quindi, stando le parole espresse dalla capogruppo dell’opposizione, io sarei un podestà, in senso fascista. Perché ho consigliato interventi in consiglio comunale di 5 minuti? O per il post sul Giorno della Memoria, che abbiamo onorato e rispettato? Giannelli ha parlato per oltre 8 minuti, meno del consigliere di maggioranza. E ha detto parole gravi". Il sindaco tiene a precisare che il consiglio "non è né uno sfogatoio personale, né un ring. E essere tacciato da podestà, in senso fascista, non solo addolora ma offende. Sono parole gravissime che si fanno volare troppo facilmente in un contesto pubblico, come il consiglio comunale. Uscendo fuori dal perimetro del sano confronto politico. Non sono fascista, non lo è la mia giunta. Stiamo lavorando in piena trasparenza per tutti". "La capogruppo Giannelli, e fanno fede le registrazioni, in consiglio comunale ha concluso l’intervento con una ben poco velata minaccia al sottoscritto e alla maggioranza, secondo la quale siamo addirittura tacciati di mettere in atto favoritismi". Il capogruppo di maggioranza Emilio Giusti ha chiesto che "il comportamento della capogruppo di minoranza venga messo a conoscenza a chi di competenza per le valutazioni del caso".

I.P.