
Il villaggio scolastico di Pontedera (foto d’archivio)
PONTEDERACritiche dalla Lega con Susanna Ceccardi e Elena Meini. Pieno sostegno e appoggio dal Partito Democratico con Alessandra Nardini. I bagni neutri all’Itis Marconi di Pontedera fanno discutere la politica che, come al solito, si divide. L’europarlamentare Ceccardi parla di "ennesima forzatura ideologica imposta da una sinistra che vuole distruggere l’identità sessuale, cancellando la biologia e il buon senso". "In una scuola pubblica si dovrebbero trasmettere valori, certezze, regole, non confusione sessuale e sperimentazioni gender – aggiunge Ceccardi – Siamo di fronte a un attacco frontale alla realtà e anche alla legge. Chi autorizza questi esperimenti ideologici è fuori legge o, peggio, fa finta di nulla pur di inseguire l’agenda Lgbtqia+ per scopi meramente elettorali".La capogruppo della Lega in Regione, Elena Meini, parla di "paura, anche nelle istituzioni scolastiche e universitarie, di non essere abbastanza ‘politicamente corretti’, di avere il dovere morale di seguire battaglie che dietro il paravento dell’inclusività nascondono l’intento di scardinare i capisaldi della società". "Prendo atto che i bagni no gender sono il 10 per cento – conclude Meini – Ma a chi sono destinati? La battaglia dei bagni, come l’ha definita la femminista Marina Terragni, implica la sostituzione del sesso con il genere. Sostituzione che apre a derive che ledono in primis le donne"."L’introduzione di bagni neutri garantisce a ogni persona di vivere in un ambiente pienamente rispettoso delle diverse identità di genere – controbatte l’assessora regionale alla scuola Alessandra Nardini – Questa iniziativa permette anche alle persone che non si riconoscono nel binarismo di genere di non sentirsi discriminate. È una scelta che dimostra, da parte della scuola, di voler far sentire ogni persona pienamente parte della propria comunità scolastica. Alla destra italiana interessa solo portare avanti la propria squallida propaganda contro la fantomatica teoria gender e la loro crociata contro il pieno riconoscimento dei diritti della comunità Lgbtqia+ da estremisti trumpiani di destra quali sono. Massima solidarietà all’Itis Marconi e al dirigente Robino per questi biechi attacchi".