Ponsacco, 23 marzo 2023 – Ragazzini di quinta Primaria che fumano sigarette elettroniche. Accade a Ponsacco. Ma, purtroppo, non si tratta di casi isolati. Il problema delle dipendeze, che possono essere da fumo, alcol, droga, videogiochi, telefoni cellulari, è pressante. E parlando con gli esperti viene sottolineato sempre più frequentemente come i vizi, le cattive abitudini e le dipendenze vedano coinvolti ragazzi sempre più giovani, ben al di sotto dell’adolescenza, e come sia altrettanto evidente che chi dovrebbe intervenire non lo faccia perché si è trovato impreparato.
A Ponsacco il problema è emerso perché le maestre sono state attente e vigili. E dopo aver verificato che alcuni bimbi di quinta si sono presentati in classe con le sigarette elettroniche, hanno subito informato la scala gerarchica della scuola e i genitori, chiedendo loro di verificare cosa portano a scuola e quali abitudini malsane abbiano purtroppo acquisito.
La dirigente scolastica, Floriana Battaglia, conferma quanto sta accadendo anche se con una precisazione: "Non è vero che i bambini, i ragazzi, fumano non in classe, semmai i docenti riferiscono di averli visto fumare fuori dalle pertinenze scolastiche quando aspettano di entrare o subito dopo l’uscita". "Pertanto con i docenti abbiamo pensato di riferire ai genitori se vediamo i figli fumare – conclude la preside Battaglia – Nei locali scolastici la sorveglianza è massima e non mi è stato riferito che si sia verificato. Comunque custodi e docenti sono stati avvisati di stare in campana". E’ preoccupante che anche i bambini considerino le sigarette elettroniche meno nocive di quelle tradizionali.
"Parlando con i ragazzi – dice la dottoressa Simona Cotroneo, prisologaspecializzata in psicoterapia della Gestalt fenomenologica sede di Roma, dal 2017 consulente di Paim cooperativa sociale dove è responsabile del progetto Fair Play e vicepresidente dell’associazione Giardino di Stibbiolo di Terricciola – sempre più spesso mi sento dire che fumano le sigarette elettroniche perché non fanno male o fanno meno male delle tradizionali. Non è così. Fanno male allo stesso modo. E soprattutto creano dipendenza allo stesso modo".
In Italia 4 bimbi su 100 hanno fumato sigarette elettroniche già alla scuola Primaria. Lo rivela la Società italiana di malattie respiratorie infantili (Simri) sulla base di dati forniti dall’Istituto superiore di sanità (Iss). Secondo un sondaggio dell’Istituto di sanità il 43,4% dei ragazzi ha provato le sigarette elettroniche alle scuole medie e il 4,1% lo ha fatto già alle elementari. Un dato che, secondo gli esperti, non stupisce perché aumentano le malattie respiratorie.