REDAZIONE PONTEDERA

Banca Popolare di Lajatico Semestrale ok, dati positivi

Crescono impieghi, raccolta e utile. Si guarda al futuro con ottimismo "Vicini alle famiglie e alle piccole e medie imprese in questa fase difficile"

Tra dati confortanti e cauto ottimismo, il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Lajatico approva la semestrale 2021 e chiude con un utile netto al primo semestre di 3.329mila euro (era di 633mila al 30 giugno 2020). Risulta un’ulteriore crescita dei principali aggregati patrimoniali e quindi un andamento economico soddisfacente nonostante gli effetti negativi derivanti dalla persistenza per 18 mesi consecutivi della crisi pandemica. "In questi mesi difficili abbiamo cercato di farci sentire vicini alle piccole e medie imprese e alle famiglie del territorio – ha detto il presidente della BPLaj, Nicola Luigi Giorgi –. Abbiamo cercato soluzioni per affrontare la crisi prendendo subito misure che si sono rivelate soddisfacenti e ora la loro utilità è tangibile".

In tale ambito – viene spiegato – sono state processate dalla banca circa 2.100 richieste di moratoria riguardanti 270 milioni di euro di finanziamenti concessi, oltre a 1.500 richieste di erogazione di nuova liquidità per complessivi 87 milioni di euro. L’efficacia di tali operazioni è confermata dall’attuale consistenza di "moratorie" per le quali è stata richiesta la proroga al 31 dicembre prossimo: 100 posizioni per un totale di 21 milioni di finanziamenti. "Dopo tanto allarme sta tornando l’ottimismo per le nostre piccole e medie imprese che sono quelle che abbiamo a cuore – le parole di Daniele Salvadori, amministratore delegato della BPLaj –. C’è stato tanto risparmio in questi mesi e quindi tantissima liquidità, un risparmio malato, figlio della paura e della diffidenza, ora rientrata, nei confronti degli strumenti finanziari".

Intanto si guarda all’anno venturo con ottimismo, seppur non esagerato. "Le aziende finora hanno ricevuto finanziamenti, poi questi andranno restituiti – ha spiegato il vice direttore generale, Gianpiero Lari –. I consumi devono riprendere a 360 gradi a livello commerciale per vedere benefici anche a livello industriale. Nonostante il calo generalizzato del lavoro, il settore conciario sta superando le difficoltà relative alla pandemia, all’inchiesta Keu e al reperimento della materia prima, le fiere sono riparte e la domanda c’è. Bene il settore turistico, soffre di più chi è soggetto ad ulteriori restrizioni, dalla ristorazione al mondo dello spettacolo. Ecco perché occorrerà una ripresa forte per consolidare questi dati". Ed infine. "Già da prima della pandemia e ora ancora di più – chiude Giorgi – le piccole e media imprese sono chiamate ad un’evoluzione culturale nel rapporto con le banche. Occorre sempre di più avere conti in ordine, pagamenti puntuali, una contabilità aggiornata e aggiornabile in tempo reale per avere credito, ce lo chiedono le nuove regolamentazioni europee e nazionali".

Luca Bongianni