SANTA CROCE"Siamo rimasti tutti molto toccati dall’episodio di violenza che ha visto come vittima un commerciante, cui va tutta la mia personale solidarietà, malmenato da un gruppo di adolescenti che potrebbero essere nostri alunni. Che il fatto sia accaduto fuori dalle attività didattiche e dal perimetro scolastico non può sollevare le nostre coscienze solo per una mera ’incompetenza’ giuridica". La professoressa Laura Cascianini, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Banti di Santa Croce, interveniene dopo la notizia, riportata dal nostro giornale, dell’aggressione al barista Vincenzo Lunetta da parte di alcuni adolescenti dopo che uno di loro aveva rubato dieci sigarette elettroniche e il commerciante lo stava inseguendo per cercare di recuperarle.
Il sindaco Roberto Giannoni ha incontrato il barista picchiato. "Ho voluto portare il sostegno e la solidarietà mia e di tutta l’amministrazione comunale – le parole di Giannoni – So che le forze dell’ordine si sono subito attivate senza sottovalutare l’episodio. Spero, anzi sono sicuro, che si tratti di un evento, per quanto brutto, isolato. Sono anche convinto che le istituzioni sanno come intervenire dal punto di vista educativo in questi casi".
"Tutte le agenzie formative del territorio, fra cui la scuola – aggiunge la preside Cascianini – devono concorrere a delle strategie comuni. Ma la scuola non è il titolare giuridico esclusivo di tali comportamenti. Il nostro istituto mette in campo molte azioni. Abbiamo un referente per il bullismo, i ragazzi partecipano a incontri con la polizia postale e municipale, effettuiamo progetti di educazione alla legalità e anche con il Comune tessiamo una fitta rete di progetti che mirano a favorire la crescita del senso civico e del rispetto delle regole. Insistiamo sul valore educativo e formativo del provvedimento che assumiamo quando le violazioni avvengono in ambito scolastico, facendo leva sulla comprensione dell’errore e mediante la costruzione di elaborati, letture e riflessioni sulla violazione commessa in sinergia con i genitori dei ragazzi".
"Sono molti anche i corsi di formazione attivati per i docenti e il personale Ata e numerosi i partenariati con le società sportive e altri enti del territorio con cui collaboriamo per una crescita dei nostri alunni secondo principi sani e fondati sul rispetto – ancora le parole della dirigente del Banti – Dispiace che a fronte di cotanto impegno da parte della scuola si verifichino episodi di tale inaudita gravità. Abbiamo sempre intrapreso azioni di prevenzione della violenza verbale e fisica e ho sempre invitato i docenti a favorire nelle classi un clima di fiducia in modo tale che anche gli alunni che si trovassero ad assistere ad episodi scorretti sentano di potersi serenamente rivolgere a loro, segnalando abusi o violenze".
"Il silenzio non paga – conclude la preside Laura Cascianini – Va condannato chi sbaglia e non chi si trova ad essere vittima inconsapevole o testimone involontario di una violenza. Su questo abbiamo sollecitato, anche nel corso di un’assemblea, i genitori e le famiglie ad aiutarci nel far comprendere ai loro figli quanto sia importante il dialogo con chi può e deve intervenire. Anche solo ipotizzare un fenomeno carsico di omertà ci allarmerebbe ancor più di quanto sinora appreso".
gabriele nuti