Diritti in Comune, Rifondazione Comunsita e Pontedera a Sinistra tornano all’attacco sulla base militare. Dopo la concessione da parte del Ministero delle infrastrutture (Mit) e dei trasporti ai gruppi consiliari della documentazione sul progetto, il commissario straordinario Massimo Sessa e il Ministero della difesa si sono messi di traverso. Sessa ha infatti negato al Mit il consenso per la riproduzione della documentazione, causando le ire dei consiglieri comunali. "Si tratta di un progetto importante da oltre mezzo miliardo di euro e con implicazioni per l’intera comunità - scrivono in una nota le sinistre pontederesi e pisane - e il commissario ritiene che i consiglieri non avrebbero alcun titolo per ricevere informazioni: si tratta di una risposta inaccettabile, innanzitutto sul piano sostanziale. Perché mai i consiglieri dovrebbero essere esclusi dall’accesso a informazioni su un progetto di tale impatto, considerando che sono eletti proprio per rappresentare e tutelare gli interessi della comunità? Eppure - continua la nota -, stiamo parlando di documenti che dovrebbero essere pubblici o accessibili, tanto che lo stesso Ministero delle infrastrutture aveva già fatto un primo passaggio di un iter poi bloccato". Il punto dei consiglieri è dunque che i decisori politici "stanno mandando il messaggio che di certe cose, è meglio che la cittadinanza non sappia nulla, e che chi siede nelle istituzioni non si faccia troppe domande". Pontedera a Sinistra afferma inoltre che è ancora più "preoccupante l’atteggiamento degli altri enti coinvolti: "dalla Regione all’Ente Parco al Comune di Pisa, nessuno ha chiesto documentazione o spiegazioni, abbracciando silenziosamente questa logica del “meglio non sapere“. Il Comune di Pontedera ha reso noto di aver chiesto informazioni agli organismi competenti sullo stato del progetto e speriamo che qualora riceva risposta, il sindaco abbia cura di mettere al corrente la cittadinanza".
CronacaBase militare, la critica: "Cittadini ignorati"