GABRIELE NUTI
Cronaca

Spari in giardino, il padre è ancora gravissimo. Il figlio operato al volto

Benedetto Ceraulo, che nel marzo del 1995 uccise Maurizio Gucci a Milano, è piantonato in ospedale

I rilievi dei carabinieri della scientifica sugli abiti indossati dall’uomo di 63 anni che dopo aver sparato al figlio ha cercato di uccidersi con un colpo di pistola alla testa nel giardino della casa presa in affitto due anni fa in via Fontine a Santa Maria a Monte (foto Luca Bongianni/Germogli)

I rilievi dei carabinieri della scientifica sugli abiti indossati dall’uomo di 63 anni che dopo aver sparato al figlio ha cercato di uccidersi con un colpo di pistola alla testa nel giardino della casa presa in affitto due anni fa in via Fontine a Santa Maria a Monte (foto Luca Bongianni/Germogli)

Santa Maria a Monte (Pisa), 26 aprile 2025 – Il padre killer è ancora ricoverato in condizioni gravissime a Cisanello. La vita di Benedetto Ceraulo è appesa a un filo, ma il passare delle ore e dei giorni sono ritenuti un fattore positivo dal personale sanitario che ha in cura l’uomo di 63 anni che martedì mattina ha sparato al figlio nel giardino della casa dove vive in affitto da un paio d’anni in via Fontine a Santa Maria a Monte. Nello stesso ospedale pisano il figlio, Gaetano Ceraulo, 37 anni, è stato operato al volto per rimuovere un proiettile e ricomporre le microfratture nella parte inferiore di un occhio. Padre e figlio sono separati da qualche parete e da alcuni corridoi. Separati come lo sono stati per gran parte dell’esistenza del giovane che aveva sette anni quando il babbo fu arrestato a Milano per aver ucciso Maurizio Gucci. Si sono ritrovati un paio d’anni fa padre e figlio, dopo gli anni di carcere che il genitore ha scontato alla Gorgona. Da una ventina di giorni Gaetano era sceso in Toscana da Milano e aveva chiesto al padre di ospitarlo in attesa di trovare una casa dove andare a vivere. Lui, Gaetano, e il suo cane Arturo.

Martedì marttina poco prima delle 10,30 Benedetto Ceraulo a impugnato la pistola di piccola calibro detenuta illegalmente e ha fatto fuoco in faccia al figlio. Secondo quanto hanno accertato i carabinieri per colpa di un graffio alla carrozzeria della macchina. Se l’è presa con il figlio, che ha rischiato di uccidere, e ha minacciato anche il cane. Così Gaetano è scappato con il volto insanguinato. E’ salito sulla sua Skoda Fabia e ha percorso alcune centinaia di metri di via Fontine fino al bar al bivio con la Valdinievole. Qui ha parcheggiato la macchina e ha lasciato il meticcio marrone al barista dicendogli che poi sarebbe passato qualcuno a riprenderlo. Poco dopo è stato soccorso e portato in ospedale a Pontedera. E’ stato lui a dare l’allarme al 112. Il padre, nel frattempo, evidentemente preso dal rimorso e pensando al suo futuro sicuramente segnato ancora dal carcere dopo aver scontato la pena per l’uccisione di Gucci, si è sparato un colpo alla testa con la stessa pistola. La sua vita è appesa a un filo. La vita di Gaetano è salva, ma sarà segnata ancora una volta da quel padre-killer che ha perdonato per quello che ha fatto a lui, ma non per il male che ha inflitto a se stesso.

g.n.