Calcinaia (Pisa), 10 agosto 2024 – Ieri lo sciopero al quale, fa sapere la Cgil, hanno aderito tutti i lavoratori iscritti. Restano tesissimi – lo sono da mesi – i rapporti fra sindacato e Biancoforno. "Tutte le questioni sono ancora aperte – dice Natasha Cesarina Merola. A partire dalla battaglia che stiamo portando avanti per l’orario di lavoro che è una questione di dignità per la quale continueremo a batterci e che ci vedrà prendere altre iniziative".
Ma oggi la questione è perquattro posti di lavoro: "L’azienda. lo sappiamo, parladi mancati rinnovi, minimizzando – aggiunge Merola - Ma per noi, invece, sono licenziamenti visto che si tratta di persone in Biancoforno da qualche anno. E non li accettiamo". La questione, appunto, riguarda quattro lavoratrici con contratto in staff leasing, ma dipendenti a tempo indeterminato in un’agenzia di somministrazione lavoro, che hanno avuto la comunicazione che il loro mandato lavorativo alla Biancoforno termina oggi. Tutto – aveva denunciato la Cgil indicendo lo sciopero per ieri mattina – "mentre all’interno dell’azienda si continuano a richiedere con insistenza gli straordinari e sono presenti alcuni contratti a termine, rinnovati di settimana in settimana, già da un po’ di tempo".
Il sindacato , annunciando l’iniziativa, aveva puntato il dito anche sull’uso "indiscriminato e scellerato di leggi che costringono le persone a lavorare anche per anni dentro ad un’azienda senza mai poterne diventare dipendenti diretti". Leggi sbagliate e assurde per la Cgil. Da qui la richiesta a Biancoforno di ritirare questa decisione. Intanto anche la politica – come avvenne anche qualche mese fa – accende di nuovo i riflettori sulla grande azienda dolciaria che, va ricordato, è un’eccellenza di livello nazionale. "I licenziamenti annunciati dall’azienda Biancoforno a ridosso delle ferie estive e che coinvolgono anche rappresentanti sindacali sono un atto gravissimo ed intollerabile – ha detto il deputato Pd e segretario Dem della Toscana, Emiliano Fossi, confermando la solidarietà ai lavoratori dello stabilimento –. Sulla vicenda presenterò una nuova interrogazione parlamentare".
«In questa situazione altrettanto emblematica è la posizione del ministro del lavoro: la settimana scorsa è venuto a rispondere alla Camera ad una mia precedente interrogazione promettendo di intervenire per verificare il rispetto dello Statuto dei lavoratori e la salvaguardia dei diritti degli operai nello stabilimento Biancoforno – conclude Fossi –. Dopo pochi giorni l’azienda licenzia i dipendenti; di due l’una: o il dicastero non conta niente o certi imprenditori con questo governo di destra possono permettersi tutto".