La scelta di mantenere la gestione del BiblioCiaf alla cooperativa Piccolo Principe, scelta che non ha alcun legame con la fine dell’appalto delle ex operatrici di Promocultura impiegate nella biblioteca. Lo sottolineano il sindaco Simone Giglioli e l’assessore alla scuola Matteo Squicciarini, replicando Gruppo misto, sul tema della biblioteca di Ponte a Egola. "Dal 2023 era stata concordata una gestione integrata del BiblioCiaf, per dar vita a una gestione fluida del centro – dicono – . Tuttavia gli operatori di Promocultura non erano inquadrati né come bibliotecari né come educatori e c’erano pertanto dei vincoli contrattuali che impedivano attività differenti rispetto a quelle previste dal capitolato di gara - precisano -. Quando è scaduto il contratto con il Consorzio Co&So Empoli-Promocultura, le ore sono state effettuate dal personale del Comune, mentre il contratto con il Piccolo Principe continua ad essere in vigore e gli operatori lavorano all’interno del Bibliociaf, in un progetto pedagogico e culturale integrato: la gestione diretta del patrimonio librario rimane a carico nostro perché abbiamo internalizzato con il nostro personale".
CronacaBiblioCiaf e il personale in servizio: "Sperimentazione che funziona"