
L'inaugurazione delle Officine Bocelli a Lajatico (foto Sarah Esposito/Germogli)
Lajatico (Pisa), 12 marzo 2017 - "Un museo dedicato a me mentre sono in vita? Un po’ effetto mi fa, forse potevamo aspettare un altro po’". Ironizza così Andrea Bocelli all’inaugurazione del nuovo spazio a Lajatico, chiamato Officine Bocelli, dedicato alla musica ma anche ai sapori e alle atmosfere di quella società contadina che sono all’origine e parte del successo del tenore della Valdera. Una folla di gente ha accolto l’invito a visitare questo nuovo ambiente nato proprio ai piedi di Lajatico, laddove la famiglia Bocelli ha vissuto e lavorato per quattro generazioni. «Mi piace l’idea – ha detto ai microfoni dei giornalisti Andrea Bocelli – che qui dove un tempo i miei nonni e i miei genitori si conquistavano il pane adesso ci sarà qualcuno che lo mangerà. Il futuro? C’è il progetto di creare qui anche una scuola di musica».
I Bocelli scommettono ancora su Lajatico e il piccolo paese nel cuore della Valdera risponde con un amore infinito nei confronti di chi ha portato quel nome in giro per il mondo. Ad accoglierli c’è Andrea al pianoforte, che come in una cena tra amici si è spogliato dell’aspetto formale dell’inaugurazione per rimanere con i panni del padrone di casa. Attorno a lui la sua famiglia, i tanti amici ma anche chi ha colto l’occasione per intonare brani o arie famose accompagnato al pianoforte dal maestro.
I due piani delle Officine sono adesso un caffè, un ristorante, un’enoteca e un museo dove si racconta la storia e la carriera di Andrea grazie alle foto e agli “attrezzi’’ del mestiere. Il legame tra il tenore e la sua Toscana è sempre stato molto forte, ed è proprio sulla base di questo vincolo affettivo che, dopo il Teatro del Silenzio, nasce l’idea di un’area capace di valorizzare proprio quella terra, unendo la ristorazione all’arte.
Nel nome del locale è racchiusa tutta la storia di quel posto. Un luogo in cui sono ancora visibili le radici della famiglia e quelle officine create dal nonno di Andrea e il fratello Alberto, Alcide, piccolo proprietario terriero che trasformò l’attività agreste di famiglia in un’attività mercantile di macchine agricole. In futuro c’è l’idea di ampliare ancora questo sogno con un auditorium da 500 posti, una galleria d’arte e una scuola di formazione legata alla lirica e alle arti sceniche.