ILENIA PISTOLESI
Cronaca

"Bollette, conti alle stelle"

Cecchini: "Comuni in difficoltà. Già bruciato il 66% del bilancio"

Migration

di Ilenia Pistolesi

"Una crisi economica che può avere aspetti ancor più negativi rispetto alla crisi sanitaria scatenata dalla pandemia". Ne è convinta la sindaca di Capannoli Arianna Cecchini: il caro bollette, il caro materiali e i prezzi schizzati alle stelle come effetto del conflitto bellico in Ucraina rischiano di minare del tutto un tessuto economico già messo a dura prova da due anni scanditi dall’ondata pandemica.

Sindaca, qual è lo stato dell’arte per le casse comunali al momento?

"Urge una prima considerazione: solamente con la bolletta arrivata al Comune a inizio anno, abbiamo bruciato 23 dello stanziamento annuale di bilancio. Mi chiedo come faremo, di questo passo, a arrivare a dicembre. Per i Comuni è un momento di estrema difficoltà e aspettiamo che il governo, oltre ai legittimi ristori per le famiglie, tenda una mano anche ai municipi".

La faccenda ha molti aspetti e tocca da vicino anche l’aumento dei prezzi del materiale. Vi sono cantieri già avviati o programmati che rischiano di finire nelle secche della crisi, senza vedere la luce?

"Non arrivano i materiali, mi riferisco ad esempio all’alluminio o al legno. Lo scorso settembre avevamo inaugurato la nuova scuola dell’infanzia: qui mancano ancora i frangisole esterni in alcune finestre perché alla ditta incaricata non arriva alluminio. Ci sono, per i lavori pubblici, contratti stipulati uno o due anni fa ma i prezzi per i materiali sono arrivati a raddoppiare o addiruttura a triplicare, con costi in cui le stesse ditte non rientrano più. Le aziende, sia che lavorino per il pubblico o per il privato, dato che sono più o meno le stesse, si ritrovano di fronte a un doppio rebus: i materiali arriveranno? E a quale prezzo?".

C’è il rischio che questa crisi induca le ditte a disertare le gare pubbliche?

"E’ un rischio molto concreto, perché probabilmente a livello economico le condizioni saranno pesanti. Ma vorrei fare un’altra considerazione".

Prego.

"Nonostante due anni difficili siamo riusciti a non aumentare le tariffe scolastiche, come quelle della mensa e dei bus. Ma le utenze a carico dell’amministrazione comunale aumenteranno, pensiamo alla benzina per i pulmini, alla luce, al gas, al fatto stesso che lieviteranno i costi per i fornitori delle mense, anche per via dei prezzi stellari del carburante. Questo fatto rischia di scatenare una crisi sociale perché di fronte a un incremento dei costi, i Comuni con tutta probabilità saranno costretti a rivedere in rialzo le tariffe scolastiche, e sarà un altro effetto negativo che andrà a incidere sulle famiglie, soprattutto su quelle che già faticano a arrivare a fine mese e che devono pagare affitti e bollette. E c’è un altro aspetto che mi preoccupa: nei due anni della pandemia sono stati bloccati gli sfratti, ma ora, venendo meno questo freno, si rischia di amplificare al massimo la crisi economica che, ripeto, riguarda tutti".