GABRIELE NUTI
Cronaca

Bullismo e cyberbullismo. Insieme informare e riflettere

Incontro a scuola con il comandante dei carabinieri luogotenente Caiti. Prevenzione e consigli. CLASSE 5^ A SCUOLA PRIMARIA CARLO GUERRAZZI DI CASTELFRANCO.

La 5^ A della Primaria di Castelfranco con il luogotenente dei carabinieri Nicola Caiti

La 5^ A della Primaria di Castelfranco con il luogotenente dei carabinieri Nicola Caiti

CASTELFRANCO Interesse e curiosità per l’incontro con il comandante della stazione carabinieri di Castelfranco, luogotenente Nicola Caiti, che ha incontrato gli alunni per parlare di sicurezza informatica e cyberbullismo. Questa iniziativa si inserisce in un ampio programma di educazione alla legalità a cui ha aderito il nostro Istituto comprensivo in collaborazione con l’Arma dei carabinieri. Infatti avviare percorsi sul bullismo e il cyberbullismo a scuola è fondamentale per diversi motivi, legati sia alla crescita individuale degli studenti che al benessere collettivo della comunità scolastica. Per evitare che si manifestino questi atti bisogna fare prevenzione.

Siccome la scuola è il luogo per eccellenza in cui si entra in un contesto sociale e si creano relazioni è importante fare il possibile perché ci sia un clima che scoraggi sul nascere comportamenti di questo tipo. In un’epoca come la nostra dominata dai social media, è stato davvero interessante capire a quali pericoli possiamo andare incontro quando ci troviamo connessi davanti a uno schermo. Durante l’intervento del luogotenente Caiti, infatti, abbiamo rivolto la nostra attenzione, soprattutto ai pericoli che arrivano dalla rete: tutti noi possediamo almeno un device, ovvero un dispositivo elettronico di alta tecnologia come uno smartphone, un tablet con cui solitamente ci connettiamo a Internet.

Ed è proprio qui che dobbiamo prestare attenzione ed entrano in gioco i consigli del luogotenente. "Quando sei in Rete con il tuo tablet, pc o smartphone non sei mai solo", ci ha spiegato il luogotenente Caiti. Ed è possibile incontrare tanti amici, (magari giocando online a Maincraft, Roblox o Fortnite), ma anche imbattersi in qualcuno che usa internet per offendere o minacciare.

È perciò importante riconoscere questi cyber bulli che inviano messaggi minacciosi, pubblicano online cose sgradevoli sulla persona che hanno preso di mira e cercano di escluderla dai gruppi online. Il comandante Caiti ci ha esortato a non sentirsi soli se ciò capita a noi o a qualche nostro amico, perché una soluzione a questo problema esiste: è quella di informare i genitori, i docenti o un adulto di fiducia che può aiutarci. Ecco perchè parlare di questi argomenti sin dalla scuola Primaria, con un linguaggio chiaro, semplice e adeguato all’età è secondo noi davvero un buon antidoto per il contrasto di tali fenomeni.