Caccia ai fluidi geotermici. Il via libera dalla Regione per studiare 4 nuovi siti

Il progetto presentato da Enel green power coinvolge le località di Peccioli, Lajatico, Volterra e Montecatini Valdicecina. Escluse le aree protette.

Arriva il semaforo verde dalla Regione per il progetto di ricerca di fluidi geotermici, con un rilievo magnetotellurico, denominato Fabbrica, nei Comuni di Peccioli, Volterra, Montecatini Valdicecina e Lajatico. Il progetto, presentato da Enel Green Power, mira alla ricerca di risorsa geotermica sfruttabile per la produzione di energia elettrica: l’area di ricerca si colloca a circa 15 km a nord della concessione di coltivazione Larderello ed è parte del campo geotermico omonimo che Enel Green Power ha in coltivazione dagli inizi del ‘900. Nello specifico, il progetto prevede l’esecuzione di nuove indagini geofisiche superficiali, che insieme alla rielaborazione di dati geofisici e geologici pregressi, hanno la finalità di migliorare la definizione del modello strutturale dell’area di ricerca e la selezione delle zone di maggiore interesse geotermico.

La ricerca tramite indagine magnetotellurica non verrà svolta all’interno di aree naturali protette e siti della Rete Natura 2000. Egp ha evidenziato, nei faldoni presentati in Regione, che l’attività di rilievo magnetotellurico non presenta elementi significativi di impatto ambientale. Dal canto loro, gli uffici regionali mettono in luce alcuni aspetti: "la geotermia costituisce una fonte di energia rinnovabile, utile a sostituire progressivamente l’impiego di combustibili fossili, le indagini bibliografiche e l’acquisizione di dati esistenti afferenti al sottosuolo non rientrano nel campo di applicazione della normativa in materia di Via, in quanto non determinano alcun impatto sull’ambiente".

Gli uffici regionali evidenziano inoltre che "l’esecuzione del rilievo magnetotellurico non comporta impatti ambientali significativi". Il Comune di Peccioli, nelle osservazioni, precisa che "per la fase 1 del progetto, si esprime parere favorevole alle operazioni indicate, in quanto sono funzionali all’accrescimento del quadro conoscitivo del nostro territorio. Per quanto riguarda la fase 2 del progetto, si esprime parere sfavorevole, in quanto occorre precisare che gli ambiti interessati sono quelli in cui le scelte urbanistiche del Comune tendono a stabilire specifiche norme per la valorizzazione delle attività rurali esistenti con la previsione di servizi e produzioni agroalimentari oltre alle funzioni ricettive legate ad uno sviluppo di percorsi naturalistici, ampliando l’offerta turistica della pianura con il potenziamento dell’attività di equiturismo. Pertanto le attività proposte, legate alla ricerca geotermica, risultano incompatibili con il quadro generale della pianificazione comunale".