
Il circolo Acli dove ci sono i campi solari e il barbiere Michele Camilloni
Calcinaia, 16 giugno 2016 - «A chi davano fastidio i bambini del Grest nella piazza davanti al circolo Acli?». Una semplice domanda scritta su uno dei tanti gruppi Facebook fa esplodere la polemica. Ascoltando testimoni e protagonisti della vicenda, si può provare a ricostruire quello che è successo mercoledì mattina a Calcinaia, senza farsi trasportare da commenti e reazioni. Come ogni anno con la fine della scuola le città e i paesi si riempiono di decine di associazioni che organizzano i campi solari o attività che impegnino i ragazzi d’estate. Quest’anno anche il gruppo parrocchiale di Calcinaia ha organizzato tre settimane di intrattenimento per i ragazzi che abitualmente frequentano l’oratorio.
Lunedì, intorno alle 9 di mattina, 60 ragazzi – il numero forse non è così irrilevante per chi ha sollevato la polemica – si sono dati appuntamento nella piazzetta davanti al circolo sotto la guida di una ventina di animatori volontari, per iniziare il programma delle attività che vanno dai balli ai canti fino alla preparazione di un progetto con tema il viaggio di Ulisse. Per i primi due giorni non è successo niente, ma al terzo qualcuno ha iniziato a lamentarsi per quella musica, a loro dire, troppo alta. Lamentele che sono arrivate ad essere segnalazioni alla polizia municipale. «Abbiamo ricevuto queste lamentele e siamo andati sul posto – spiega il comandante della municipale di Calcinaia e Buti, Andrea Trovarelli – non abbiamo fatto alcun tipo di sanzione ma solamente chiesto di abbassare un po’ il volume della musica. Nessuno è contrario a questo tipo di cose, ma forse le casse e i microfoni potevano dar fastidio alle case vicine».
Così le attività all’aperto del Grest si sono spostate nel campino di proprietà della chiesa lungo l’Arno, vicino alla canottieri, mentre nei locali sopra al circolo rimane la sede operativa e gli spazi al chiuso in caso di maltempo. «Non ci aspettavamo tutta questa attenzione – risponde uno degli animatori volontari, che preferisce parlare a nome dei ragazzi di Don Roberto – noi siamo comunque contenti di quello che stiamo portando avanti. Questo è il secondo anno. La passata estate i ragazzi erano 20 mentre adesso sono 60 segno che Calcinaia apprezza il nostro lavoro. Sono i ragazzi che frequentano l’oratorio e la nostra attività vuole educare i bambini secondo i valori della comunità cristiana e non solo. Stiamo preparando un lavoro sulla storia di Ulisse che alla fine delle tre settimane presenteremo ai genitori». Adesso la cassa che si intravede alla finestra del circolo è spenta e i bambini giocano lontano dalla piazza nel cuore di Calcinaia. «È un peccato che si siano spostati – dice Michele Camilloni del salone di parrucchiere accanto al circolo – non davano alcun fastidio, anzi mettevano allegria. Le cose su cui polemizzare in realtà dovrebbero essere altre». «Non ci interessano le polemiche – conclude don Roberto – voglio solo sottolineare lo straordinario lavoro che stanno svolgendo questi ragazzi».
Sarah Esposito