REDAZIONE PONTEDERA

Calciomercato in stallo

Regna ancora l’incertezza sull’organico definitivo della prossima stagione

Calciomercato in stallo

Attesa, schermaglie, colloqui informali e pochissimo inchiostro lasciato sui documenti ufficiali: i primissimi giorni della finestra estiva del calciomercato sono scivolati via quasi nell’indifferenza generale. Uno stallo figlio, per larga parte, della gravissima incertezza che ancora regna sull’organico definitivo della prossima stagione: diciotto società hanno ricevuto l’ok dalla Covisoc, due invece sono in febbrile attesa del verdetto del Consiglio federale di venerdì 7 luglio.

Alle viste per Lecco, Reggina, Brescia e – probabilmente – qualche altra squadra al momento accreditata della partecipazione alla Serie C, c’è il lungo iter di ricorsi e sentenze amministrative: la conseguenza è che le trattative dei dirigenti della cadetteria sono ferme alla fase delle interlocuzioni, con poche monete sonanti che sono passate di mano. Di fatto le uniche due società che hanno movimentato le prime giornate del mercato sono il Palermo e il Parma. I siciliani hanno acquistato il leader difensivo Fabio Lucioni, mentre i ducali hanno prelevato a titolo definitivo dalla Ternana il jolly offensivo Anthony Partipilo, re degli assist nelle ultime due stagioni. Sono gli unici due annunci ufficiali che hanno attirato le attenzioni di supporter e addetti ai lavori. Così le compagini della Serie B si avviano ad aprire la preparazione precampionato con un cartello che, dalle nostre parti, evoca brutti (e recenti) ricordi: "Lavori in corso".

Ma l’ultima evoluzione del calcio contemporaneo ci conduce a questa realtà: i campionati scattano stabilmente intorno alla metà di agosto, mentre il mercato non si è adeguato a questo mutamento e continua imperterrito a rimanere aperto dal 1° luglio ai primissimi giorni di settembre.

È inevitabile, quindi, che la maggior parte delle squadre intraprenda le prime settimane della nuova stagione con un organico infarcito di elementi da valutare, altri da piazzare con le uscite e parecchi segnati sul taccuino degli innesti.

Non è un problema esclusivo del Pisa, che si ritrova con oltre 30 elementi a libro paga: una buona metà delle compagini cadette è alle prese con lo sfoltimento della rosa, con i ritiri che si tramuteranno quindi in una sorta di meccanismo a porte girevoli nel quale gli inserimenti più pesanti si vedranno soltanto a partire dagli ultimi dieci giorni di luglio.

M.A.