Addio al cane Nina, uccisa dalle esche avvelenate a Ponsacco

Lo struggente ricordo dei proprietari del cane Nina, morta dopo aver mangiato dei bocconi avvelenati in viale Rimembranza a Ponsacco

La cagnolina Nina, uccisa da delle esche avvelenate

La cagnolina Nina, uccisa da delle esche avvelenate

Ponsacco, 8 luglio 2024 - Una cagnolina è morta a Ponsacco per aver mangiato dei bocconi avvelenati. Un dramma che è avvenuto il 1 luglio, in Viale Rimembranza a Ponsacco e che ha come vittima la povera Nina, una cagnolina uccisa da delle esche o bocconi avvelenati. La notizia è stata data dai proprietari di Nina, Giovanni e Silvia, che hanno scritto dei volantini e li hanno appesi a Ponsacco, attirando l'attenzione di diverse persone che hanno ricondiviso e pubblicato sui social la triste testimonianza e il dolore per la perdita del cane. Ecco il ricordo dei proprietari di Nina:

"Ciao. Sono Nina, o Ninamore, come mi chiamano i miei tatoni Giovanni e Silvia. Lunedì 1 luglio qualcuno che io non conosco ha voluto che lasciassi su questa terra tutti i miei giochi, la mia casa, il mio comodo divano e, soprattutto, i miei amatissimi tati per raggiungere il ponte dell’arcobaleno. Sinceramente non ho capito il perché, non ha chiesto il permesso, i miei tati dicono che mi hanno ‘ammazzato’, ma io non so cosa vuol dire, sembra che sia una cosa brutta perché, mentre lo dicono, piangono. Poi parlano di rabbia, di persone cattive, ma io queste parole non le conosco, i miei tati mi avevano insegnato a voler bene a tutti, quattro zampe e non: e a me piaceva andare incontro scodinzolando anche a chi, solo con lo sguardo, incontrava i miei occhi! Mi piaceva tanto correre, chi mi ha conosciuto lo sa, non mi stancavo mai, ma quando i miei tati mi dicevano di fare la brava io ci provavo con tutta me stessa e mi sa che ci riuscivo perché dopo mi facevano tante coccole e mi davano tanti biscottini! Se vi ricordate bene, il mio tatone ne aveva sempre qualcuno in tasca anche per voi, amici miei pelosi…ed è soprattutto a voi che rivolgo il mio saluto e il mio ringraziamento per i momenti felici che avete condiviso con me, per le corse pazze nello sgambatoio e per le coccole che i vostri cari umani non mi hanno risparmiato. Non so quando i miei tati avranno la forza di tornare in questo posto meraviglioso: per ora sono molto tristi pensando che non c’è filo d’erba che io non abbia calpestato, non c’è coniglietto che io non abbia rincorso, non c’è angolo in cui io non abbia infilato il mio naso. Dovranno imparare a sentire la mia presenza sotto altre forme, perché ora appartengo ai ricordi e al cuore".