Volterra (Pisa), 23 novembre 2024 – Nelle campagne, soprattutto nelle aree rurali si consuma ogni giorno una tragedia silenziosa che coinvolge i cani da guardiania, spesso trattati come strumenti di lavoro piuttosto che come esseri viventi. Un giovane cane ribattezzato Ulisse, è stato trovato agonizzante nelle campagne tra Volterra e Montecatini Val di Cecina. Ridotto a un ammasso di pelo bianco sporco di fango e sangue, giaceva da giorni sul ciglio di una strada con il corpo martoriato da piaghe, mosche e infezioni. Nonostante l’intervento di una passante che lo ha soccorso e ha chiamato i servizi veterinari, Ulisse è morto poco dopo il suo arrivo in clinica senza un microchip.
“Purtroppo ogni anno troviamo almeno dieci cuccioli di maremmano abbandonati sulla strada - ha commentato la presidente dell’associazione animalista Gavol, Fiammetta Logi - tra i cani più adulti, abbiamo avuto solo cinque casi che effettivamente da un certo punto di vista sembrano pochi ma per il luogo dove viviamo sono comunque molti”. Ulisse non è stato il primo caso ed è solo l’ennesimo capitolo di una storia fatta di abbandoni e maltrattamenti che colpisce i cani, soprattutto quelli da guardiania, spesso trattati come strumenti da lavoro. La gestione di questi animali in condizioni precarie ha un costo che non grava solo sugli animali stessi ma anche sulla collettività.
“Noi abbiamo notizie solo dei cani che si trovano sulle strade principali - ha aggiunto la presidente Logi - in canile ne abbiamo otto, qualcuno arrivato in pessime condizioni mentre altri solamente abbandonati”. In Toscana, ogni anno vengono abbandonati centinaia di cani da guardiania, spesso nelle stesse condizioni di Ulisse. Nonostante le denunce, il fenomeno resta sfortunatamente sottovalutato, alimentato dalla carenza di risorse per i controlli e dall’indifferenza di molti proprietari, di conseguenza i canili attualmente sono sovraffollati e i costi di mantenimento ricadono sui cittadini, alimentando un circolo vizioso di indifferenza e sprechi, tuttavia il vero prezzo lo pagano i cani, condannati a una vita di sofferenza o a una morte lenta e dolorosa.