COMPRENSORIO
Basta fare due passi nei nostri centri per imbattersi in vere e proprie "costellazioni di ricordini" lasciati dai cani. Anzi, per essere precisi, dai loro padroni. Eppure una confezione di sacchettini per raccogliere le deiezioni dei nostri amici a quattro zampe costano pochi centesimi e il sacrificio è davvero limitato e accessibile a tutti. Basta chinarsi e raccogliere, chiudere e buttare il piccolo involucro in un cestino dei rifiuti o, ancora meglio, portarlo a casa e buttarlo nella pattumiera domestica. Abbiamo chiesto ai comandanti delle polizia municipali dei cinque Comuni della zona del Cuoio quante contravvenzioni sono state elevate ai proprietari di cani per non aver raccolto i bisognini.
A Santa Maria a Monte la comandante Francesca Meucci ha risposto che "purtroppo non è stato elevato nessun verbale di questo tipo, stiamo lavorando molto sul contrasto all’abbandono dei rifiuti". Nessuna multa neppure a Castelfranco. "Nel 2023 abbiamo accertato 6 violazioni per tenuta dei cani e nel 2024, ad ora, 3 – la risposta del comandante Giacomo Pellegrini – In questi due anni non sono state elevate sanzioni per mancata raccolta degli escrementi. Le violazioni si riferiscono a cani tenuti senza guinzaglio o recuperati perché vaganti. Le multe ai proprietari dei cani che non raccolgono le deiezioni sono di difficile accertamento. Noi facciamo spesso controlli preventivi sul fatto che i conduttori abbiano comunque con sé qualcosa per poter pulire, e in genere abbiamo sempre trovato riscontro positivo". Nessuna multa pure a Montopoli. "Se siamo presenti in uniforme ci vedono e ottemperano – spiega il comandante della Municipale Luciano Cioni – E’ molto difficile che avvenga in presenza. I controlli in borghese non riusciamo a farli per carenza di personale". Nel 2023 e nel 2024 zero sanzioni anche a Santa Croce e San Miniato, come comunicato dai comandanti Sandro Ammannati e Dario Pancanti. Se sanzionare i padroni dei cani che non raccolgono le deiezioni è praticamente impossibile, non è impossibile che gli stessi padroni "distratti" comincino a capire che le strade, le aiuole e i parchi sono di tutti e per tutti occorre rispetto. Forse, in questo, potrebbero imparare proprio dai loro cani.
gabriele nuti