CARLO BARONI
Cronaca

Capi sartoriali e androgini E’ nata una nuova griffe Il mondo di Pasqualetti

Niccolò ha 28 anni e da tempo vive tra San Miniato e la capitale francese. Un successo la collezione autunno inverno presentata alla Paris Fashion Week.

Capi sartoriali e androgini E’ nata una nuova griffe Il mondo di Pasqualetti

di Carlo Baroni

Ha studiato a Verona. Poi un Erasmus in Belgio. Ha fatto esperienze a New York e Londra. Vive tra San Miniato e Parigi. Niccolò Pasqualetti è la nuova griffe della moda. Nei giorni scorsi con le sue creazioni sartoriali e androgine, che reinterpretano i capi tradizionali del guardaroba attraverso una deliberata interferenza alla distinzione tra abbigliamento maschile e femminile, ha registrato un ottimo successo alla Paris Fashion Week. Lo incontriamo nel suo quartier generale ai piedi della Rocca.

Lei, oggi appena 28 anni, ha inseguito questa professione fin da ragazzino. Come ha capito che questa era la sua strada?

"Ho sempre amato il disegno. Mi è sempre piaciuto provare abiti su di me, poi modificarli, reinventarli, impreziosirli. Non sapevo cucire, ho imparato".

Ha scelto Parigi come base, perché?

"E’ venuto da solo, a Parigi sono arrivati i primi interessi importanti per le mie creazioni, per il mio modo di concepire l’abbigliamento. Là ho dei collaboratori. Ma faccio base anche a San Miniato e spero, con il tempo, di mettere in piedi uno staff anche qui".

Quali sono le sfide più grandi che sta affrontando e quali sono le fonti che la ispirano?

"La sfida più importante è quella di realizzare un prodotto innovativo non tradizionale, ma appoggiandosi a realtà piccole che lavorano in modo tradizionale, dalle costruzioni dei capi fatte a mano ai modelli, alla ricerca di materiali diversi, come il recupero di stoffe bellissime e preziose e non utilizzate, da usare in contesti più tradizionali; e fare tutto questo pur essendo una realtà piccola. L’ispirazione? Sono molteplici le fonti. Anche dall’arte, dal design, dall’arredamento anni ’50 e ’60".

Quale futuro per il suo brand?

"Spero di trovare una dimensione mia. La cosa più importante è riuscire a essere indipendenti".

Dove sarà possibile trovare la collezione autunno inverno?

"Sicuramente in 22 negozi, tra Francia, Inghilterra, Canada, Cina, Giappone, Corea, Stati Uniti e, ovviamente Italia. Nel nostro Paese sarà a Milano, Verona, Torino e Padova",

Tutta produzione italiana?

"Si, realizzata in modo sostenibile da artigiani toscani".

Qual è la forza delle sue realizzazioni?

"Il mio obiettivo è celebrare l’unicità di chi la indossa".