CARLO BARONI
Cronaca

Casa da demolire, la proprietaria alla sindaca: “Ti sei chiesta cosa mi stai facendo?”

Lo sfogo della proprietaria, Parola Cerretini, che attacca la prima cittadina di Ponsacco. Intanto proseguono le carte bollate

La casa da demolire (Bongianni/Germogli)

La casa da demolire (Bongianni/Germogli)

Ponsacco (Pisa), 17 luglio 2023 - Siamo nel comune di Ponsacco, il caso è quello della villetta costruita lungo via delle Colline per Legoli, di fronte a Villa Riccardi Toscanelli. Il Tar, nelle settimane scorse, era stato lapidario: "Il Comune non può fare altro che eseguire quanto ordinato dal Consiglio di Stato in sede di ottemperanza della sentenza di merito, adottando l’ingiunzione di demolizione, che trova la propria ragion d’essere nel definitivo accertamento giudiziale della preesistenza dell’area boschiva vincolata, nel definitivo annullamento del titolo edilizio legittimante e, per conseguenza, nella insuperabile natura abusiva dell’edificio realizzato".

Così, nei giorni scorsi, il Comune di Ponsacco ha notificato a Paola Cerretini un verbale di "accertamento di inottemperanza all’ingiunzione di demolizione delle opere abusive con ripristino dello stato dei luoghi". Tuttavia i Cerretini sono in attesa che si ri-pronunci il Consiglio di Stato perchè - fanno sapere - hanno fatto ricorso contro le ordinanze in merito.

Le tappe della vicenda a grandi passi sono queste. Nel 2015 i Comuni di Pontedera e Ponsacco, in cui ricade il terreno concessero i permessi a costruire. Il cantiere per costruire la villetta è iniziato nel 2016 e nel 2018 è stata terminata. L’immobile è stato realizzato – spiegarono nelle settimane scorse i Cerretini La Nazione – seguendo pedissequamente quanto era stato autorizzato: è una casa realizzata in bioedilizia, in classe A4, all’interno della proprietà della famiglia dove si trova anche il Podere Orto Primo. Poi un botta e risposta di carte bollate. Dopo il recente provvedimento del Comune Paola Cerrettini, con una nota, si rivolge direttamente al sindaco Francesca Brogi. "Ti ricordo che il Consiglio di Stato ha annullato il permesso a costruire che tu mi avevi rilasciato – si legge nella lettera sfogo -, che la casa debba essere demolita e che tu mi debba risarcire integralmente dei danni subiti".

Testualmente Cerretini cita: "lo stesso Consiglio di Stato ha previsto la risarcibilità dei danni derivanti dalla demolizione, sul presupposto della riconosciuta possibilità di reclamare, a fronte dell’intervenuto annullamento del permesso di costruire, ... il ristoro dei danni conseguenti al legittimo affidamento riposto circa la legittimità dell’edificazione realizzata....". "Ho fatto ricorso all’ordinanza che mi avevi notificato, contro il rigetto del Tar, contro il tuo diniego alla mia istanza di accertamento in sanatoria, il tutto per poter far emergere che è stato fatto “un errore macroscopico” – prosegue Cerretini rivolgendosi direttamente al primo cittadino -. E tu che hai fatto? Anziché aiutarmi in questa mia disperata ricerca di giustizia, non aspetti nemmeno l’esito di questi ricorsi?". E poi ancora prosegue la proprietaria dell’immobile: "Se poi i giudici si ravvedono e giudicano che la casa non doveva essere demolita? - prosegue lo sfogo - Ti sei chiesta, anche solo per un attimo, cosa mi stai facendo? Mi demolisci la casa dove abito dal 13 agosto 2019, ti sei chiesta dove vado a finire? Ti sei chiesta se ho dei problemi di salute? Se posso affrontare tutto questo? Infine un appello: "Chiedo al signor Prefetto di Pisa e al Presidente Mattarella se mi danno ospitalità, dopo lo sfratto immediato datomi dal Comune di Ponsacco".

La battaglia non si ferma. Ma la procedura di demolizione è formalmente avviata: "Così rischio che, se c’è la faccio a dimostrare che c’è stato un errore macroscopico ed i giudici lo riconoscono, avrò ragione quando la casa sarà demolita".