
Il proprietario di un appartamento andato a fuoco il 23 aprile del 2019, e ancora non agibile, non riesce a tornare in possesso dell’immobile nonostante la procedura di sfratto convalidata dal tribunale di Pisa il 26 settembre dello scorso anno con rilascio fissato il 30 ottobre 2019. Renzo Bonicoli, il proprietario, un passato anche in politica con la Lega, lo definisce con una sua personalissima definizione "sistema protezionistico a difesa di immigrati che non pagano l’affitto da 16 mesi".
"La casa è andata a fuoco nel 2019 per un bracere che era stato acceso sul lavello della cucina e che aveva causato il rogo del pensile soprastante – racconta Bonicoli –. La cucina è andata distrutta, così come l’impianto di riscaldamento e quello dell’acqua. È stato appurato dai vigili del fuoco che gli inquilini, marito, moglie e quattro figli, hanno usato bombole del gas contro legge. Continuano a vivere nell’appartamento da 15 mesi anche se vi è una diffida da parte degli stessi vigili del fuoco che hanno avviato una procedura giudiziaria. L’incendio e la seguente perdita di acqua ha causato danni anche all’appartamento al piano inferiore".
"Il rapporto con questo inquilino è iniziato nel 2014 – racconta ancora Bonicoli –. Fino all’anno scorso son riuscito a farmi pagare l’affitto dell’intero anno in una volta sola, ma dopo che il mio avvocato aveva avviato lo sfratto, subito dopo è intervenuta Casa Valdera che mi impegnava per scritto a togliere lo sfratto se volevo riscuotere gli arretrati.
A questo punto è intervenuto il Comune con il pagamento. L’ufficiale giudiziario è passato due volte a comunicare lo sfratto in gennaio e febbraio, la prossima ci sarà a settembre".
"Mi ritrovo con un danno economico di circa 16.600 euro, con un appartamento semidistrutto in via Fiumalbi a Pontedera – conclude Renzo Bonicoli la sua lettera sfogo inviata al nostro giornale –. Questo è il sistema di protezione di chi infrange la legge, provoca danni a terzi, ma già... è immigrato a Pontedera".