CARLO BARONI
Cronaca

Caso Keu e bonifiche: "Per ora siamo a zero"

PONTEDERA Dopo mesi di preparativi e attività preliminari, la Regione avvia ufficialmente la fase operativa di ripristino ambientale per tre siti...

Ruspe in azione per rimuovere il Keu Da anni la «questione» è al centro del dibattito anche politico

Ruspe in azione per rimuovere il Keu Da anni la «questione» è al centro del dibattito anche politico

PONTEDERADopo mesi di preparativi e attività preliminari, la Regione avvia ufficialmente la fase operativa di ripristino ambientale per tre siti contaminati, tra cui, appunto, quello di Lerose Srl di Pontedera. Il punto sul caso Keu e bonifiche è stato fatto in Regione dal presidente Eugenio Giani, l’assessore all’ambiente Monia Monni e dal Commissario Unico per le Bonifiche, sotto la guida del Commissario Generale Vadalà. Ma su quanto emerso, si registrano già polemiche. All’attacco l’Unione Inquilini del Valdarno guidata dall’avvocato Gianluca Scarselli.

"Va ricordato che i siti conosciuti e oggetto di contaminazione sono ad oggi tredici (anche a Pisa e in Valdera) – spiega una nota – e così sarebbe anche interessante capire cosa sta succedendo agli altri dieci". L’Unione Inquilini ricorda anche che da tempo si parla dell’esistenza di ulteriori sessanta siti al centro di accertamenti "e così la vicenda non è certamente chiusa, ma solo all’inizio". Ma l’attacco è anche più ampio. "Apprendiamo che la Sr 429 non sarà bonificata ma solo messa in sicurezza permanente – si legge in una nota –.Appare evidente la cecità delle istituzioni che invece di ragionare sulla rimozione del materiale contaminante, che dovrà essere fatto prima o poi, propenda per la messa in sicurezza permanente".

"Una simile scelta lascerà la rimozione alle generazioni future non programmando neanche economicamente nessuna bonifica effettiva – prosegue l’Unione Inquilini –. Oltretutto, non possiamo che sorridere sul fatto che sono passati quasi quattro anni dalla scoperta del materiali e non è stato fatto praticamente niente per le bonifiche, se non la messa in sicurezza che era certamente obbligatoria. A distanza di quattro anni non abbiamo neanche l’assegnazione dell’appalto alla ditta che dovrebbe rimuovere il materiale".